28 Ottobre 2021

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La zootecnia diventa digitale

AIA

LEO: Livestock Environment Opendata – Piattaforma Opendata per la Zootecnia”, è finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014/2020 finalizzato al “Sostegno a progetti pilota e allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie. Tipologia di operazione: Cooperazione per la creazione di un sistema di gestione unitario delle informazioni per la biodiversità zootecnica”. Lo scopo del progetto è creare una banca dati in grado di combinare assieme le informazioni sull’ambiente, la sanità, il benessere animale, il clima e la qualità dei prodotti in modo da valorizzarle per vincere le sfide del futuro: sostenibilità, sicurezza e biodiversità. Per raggiungere tale obiettivo, il progetto, strutturato su 6 anni di attività, si avvale di un partenariato che spazia tra università, enti di ricerca, istituti nazionali di sanità animale, società informatiche. Nello specifico i partner del progetto di cui AIA è capofila sono: l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (IZSAM) gestore della Banca Dati Nazionale (BDN);  l’Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani, leader nel settore della fertilità e riproduzione maschile e possessore e gestore della Banca Dati sulla Fertilità Maschile;  l’Istituto di Zootecnica – Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Università Cattolica del Sacro Cuore, Sede di Piacenza (UNICATT);  il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) – Università degli Studi della Tuscia (UNITUS); il Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative (ConSDABI); il Dipartimento Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, Università degli Studi di Palermo (UNIPA); l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM); la società informatica Bluarancio SpA.

Il progetto è organizzato in 5 azioni. L’azione 1 prevede, grazie alla puntuale concertazione tra i partner scientifici, l’identificazione, definizione, validazione e messa a punto di protocolli di innovativi parametri di interesse zootecnico, climatico, sanitario, di zootecnia di precisone (PLF) e gli indici di benessere animale. I dati validati vengono poi messi in raccolta, l’anno successivo, come previsto dall’azione 2, sulle specie e razze di interesse zootecnico a livello nazionale. Grazie alla dislocazione degli uffici territoriali e regionali del sistema AIA, si garantisce una raccolta capillare che consente di raggiungere gli obiettivi in termini di specie e di numero di animali indicate nella sottomisura. L’azione 3 ha la funzione di sviluppare sistemi informatici per il controllo e la validazione dei dati raccolti nell’azione 2. Nell’ambito di questa azione vengono progettati, creati ed applicati, su tutti i dati raccolti, una serie di controlli informatici di completezza, formato, coerenza sintattica e semantica e congruenza per garantire la massima affidabilità e rispondenza del dato raccolto.  L’azione 4, che soddisfa uno dei requisiti chiave della sottomisura 16.2, ossia la realizzazione di una piattaforma avanzata che organizza e rende disponibili in modalità “Open Data” di livello 5 in cui confluiscono tutti i dati raccolti nell’ambito del progetto e le informazioni dalle banche dati in cooperazione applicativa. Tali dati sono aggregati e opportunamente protetti da privacy. Infine, l’azione 5 è quella di disseminazione e divulgazione a tutte le categorie di stakeholders interessate.

Dall’attività del progetto LEO si prevede di archiviare oltre 20 Terabytes di dati grezzi che sono resi disponibili come Open data di livello 5. Esso è il massimo grado di fruibilità dei dati che consente un loro collegamento strutturato e la navigabilità completa con il fine ultimo di consentire agli utenti la consultazione e lo scarico in forma anche totalmente automatizzata ossia ai computer di leggere e interpretare direttamente le informazioni presenti. La strutturazione e il collegamento tra dati consentono, infine, di stabilire connessioni con informazioni residenti in altre banche dati attraverso interrogazioni specifiche.

Il progetto LEO coinvolge oltre 18,000 aziende zootecniche del territorio e sta raccogliendo oltre 60 nuovi parametri su un capitale di 4.4×106 animali. La biodiversità del progetto LEO vanta 109 razze, di cui 103 locali e autoctone. Inoltre, grazie ad un’architettura di cooperazione applicativa ci sono 5 database esterni, ovvero la Banca Dati Nazionale per l’identificazione animale (BDN), Siall (Sistema Informativo Allevatori), la banca dati sulla qualità riproduttiva e del seme dell’istituto Spallanzani , IFCQ (Agenzia di certificazione del prosciutto di Parma e San Daniele) e DQA (Agenzia di certificazione della Mozzarella di Bufala) che condividono i propri dati con LEO, completando così il quadro delle informazioni accessibili.