17 Maggio 2021

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Stima della fibra nelle feci

La fibra è una componente tipica degli organismi vegetali, è costituita principalmente da cellulosa e da altre sostanze contenute nella parete cellulare vegetale, la cui presenza rende le pareti cellulari resistenti e rigide, in grado di sostenersi. Per gli animali monogastrici, una corretta proporzione delle frazioni di fibre aumenta l’utilizzo di mangimi composti, mentre per i ruminanti è una parte importante del metabolismo del rumine. La fibra è un fattore determinante per l’idrolisi di tutti gli ingredienti nutritivi nel mangime. Componenti tipiche della fibra sono cellulosa, emicellulosa e lignina. Il resto è formato da proteine non degradate, pectina, acqua e ceneri. La fibra non è chiaramente definita da un singolo gruppo di componenti, ma è classificata dal metodo con cui storicamente è stata analizzata. Il concetto alla base della quantificazione della fibra è che le cellule vegetali possono essere divise in pareti cellulari meno digeribili (formate da emicellulosa, cellulosa e lignina) e contenuti cellulari di solito più digeribili (come amidi e zuccheri). Queste due componenti possono essere separate utilizzando due detergenti: un detergente neutro e un detergente acido. Recentemente i nutrizionisti animali hanno iniziato a valutare nella razione al detergente neutro (NFD), la fibra al detergente acido (ADF) e la lignina al detergente acido (ADL) come indicatori di energia e apporto alimentare, soprattutto nelle razioni dei ruminanti. Se ne riportano di seguito le definizioni:

Fibra al detergente neutro (NDF)

  • indica la somma di parete cellulare totale, comprese la frazione ADF e l’emicellulosa. I valori di NDF sono importanti perché sono un indicatore della quantità di foraggio che l’animale può consumare. L’aumento della percentuale di NDF corrisponde di solito a una diminuzione di quantità di materia secca ingerita.

Fibra al detergente acido (ADF)

  • Il valore ADF si riferisce alle porzioni di parete cellulare nel foraggio che sono composte di cellulosa e lignina. Questi valori sono importanti perché si riferiscono alla capacità di un animale di digerire il foraggio. L’aumento dell’ADF corrisponde a una diminuzione di digeribilità del foraggio.

Lignina al detergente acido (ADL)

  • La frazione di lignina dell’ADF.

Importanza del parametro

Diversi studi dimostrano come l’alimentazione nella bovina da latte può incidere fino al 60-65% dei costi totali in allevamento. Per questo motivo, negli ultimi anni molte ricerche si sono focalizzate sulla determinazione dell’efficienza alimentare in base alle diverse tipologie di razioni fornite, correlando la componente fibrosa in ingresso alla quantità nelle feci. Il recente lavoro presentato da Carlino et al., 2019 al convegno Animal Science and Production Association dimostra come la composizione fecale ha il potenziale per valutare i tratti correlati all’efficienza alimentare nei bovini da latte: NDF e ADF nelle feci hanno evidenziato una correlazione con la resa di latte, l’amido nelle feci ha mostrato di essere associato con la resa di latte corretta per la composizione, mentre uNDF (% NDF) ha dimostrato di essere correlato con il peso dell’animale e l’efficienza lorda dell’alimentazione.

Studi come quello di Carlino et al. 2019 e Righi et al. 2017 confermano che i modelli NIRS possono essere usati per caratterizzare la composizione delle feci bovine, consentendo la raccolta di dati fenotipici a livello di intestino per migliorare la gestione dell’alimentazione e a livello individuale per il miglioramento genetico dell’efficienza dell’alimentazione.

Bibliografia

Veerkamp, R. F. (1998). Selection for economic efficiency of dairy cattle using information on live weight and feed intake: a review. Journal of dairy science, 81(4), 1109-1119.

Righi, F., Simoni, M., Visentin, G., Manuelian, C. L., Currò, S., Quarantelli,A., & De Marchi, M. (2017). The use of near infrared spectroscopy to predict faecal indigestible and digestible fibre fractions in lactating dairy cattle. Livestock Science, 206, 105-108.

De Marchi, M., Toffanin, V., Cassandro, M., & Penasa, M. (2014). Invited review: Midinfrared spectroscopy as phenotyping tool for milk traits. Journal of Dairy Science, 97, 1171-1186.

Carlino G, NieroG., Cendron F., Finocchiaro R., Olzi E., OmodeiZorini F., Guido Invernizzi G., Cassandro M. Feasibility of near infrared spectroscopy to predict fecal composition in Italian dairy cattle. ASPA 2019.

Williams, P. 2003. Near-infrared technology getting the best out of light. Page 109 in A Short Course  in the Practical Implementation of Near Infrared Spectroscopy for the User. 1.1 ed. PDKProjects Inc., Nanaimo, Canada