ISTITUTO SPALLANZANI

L’Istituto Spallanzani (IS) è un ente nazionale di ricerca, sperimentazione e alta formazione, senza fini di lucro, riconosciuto giuridicamente con Regio Decreto del 29 novembre 1941 e impegnato nella ricerca e nei servizi in ambito delle biotecnologie applicate alle scienze veterinarie e zootecniche. IS negli anni ha contribuito alla crescita di conoscenze fondamentali finalizzate all’evoluzione del comparto zootecnico lombardo e nazionale, ed ha ampliato e sviluppato specifiche competenze attinenti alla Qualità dei Prodotti di origine animale, all’Acquacoltura, alle Microalghe e alla Cosmetologia. Attualmente presso la sede operativa di Rivolta d’Adda sono attivi i laboratori di Seminologia e Citometria, Criobiologia, Embriologia, Citogenetica, Colture Cellulari, Genetica Molecolare, Cosmetologia, Acquacoltura e Microalghe.

IS è vigilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), dal Ministero della Salute, dalla Regione Lombardia.  Dal 1995 in virtù della Legge 30 del 15 gennaio 1991 e dei relativi D.M (27/12/1994 e DM 403/2000), per conto del MIPAAF svolge un’attività di controllo sul materiale seminale congelato commercializzato in Italia delle specie di interesse zootecnico (bovina, bufalina, equina, suina, caprina e ovina). Attualmente tale controllo è normato dal D.L. 11 maggio 2018, n.52. che dal 2018 disciplina e regolamenta la selezione e la riproduzione degli animali in Italia. Il Controllo Ufficiale del Seme prevede la verifica a campione di almeno il 10{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} dei lotti di seme congelato distribuiti in Italia sia di produzione nazionale che di importazione e consta di due distinti momenti analitici: la Verifica Corretta Autocertificazione che valuta la qualità del seme e la Verifica Corretta Identificazione per la tracciabilità genetica di filiera.

I progetti in essere affrontano tematiche attuali quali la Tutela della Biodiversità, la Qualità e Sostenibilità delle Produzioni Agroalimentari e l’Economia Circolare nell’ambito del comparto zootecnico.

La partecipazione al progetto LEO è per l’Istituto un ‘importante occasione per la messa in condivisone dei dati sulla fertilità maschile negli animali da reddito.

ATTIVITA’ NEL PROGETTO LEO

IS nell’ambito del progetto LEO ha il compito specifico dell’identificazione, messa a punto e validazione di protocolli analitici sul seme dei riproduttori inclusa la verifica dell’identità del riproduttore stesso.

Il supporto della fecondazione artificiale nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento genetico non può prescindere dal concomitante raggiungimento del migliore livello di fertilità ottenibile dal materiale seminale. A tale scopo i laboratori di IS hanno validato e/o stanno validando una serie di parametri quali:

Integrità di membrana (bovini): ladeterminazione del numero di spermatozoi integri e vitali dopo scongelamento risulta ad oggi il parametro maggiormente correlato alla fertilità in campo. Il parametro è in produzione dal 2018.

– Numero spermi vitali post congelamento per dose (suini): la determinazione del numero di spermatozoivitali è altamente informativa per quanto riguarda l’esito della fecondazione. L’uso di materiale seminale congelato nella specie suina, prodotto di nicchia, necessita di maggiore sostegno per un suo più ampio utilizzo al fine di migliorare l’efficienza riproduttiva.

– Caratterizzazione Epigenetica Seme Bovino: la determinazione della percentuale di siti di metilazione del DNA in regioni correlabili alla capacità fecondante degli spermatozoi potrebbe essere un utile biomarcatore predittivo della fertilità maschile.

– Analisi citomorfologica: la determinazione degli aspetti strutturali dello spermatozoo dopo congelamento e scongelamento con particolare riferimento all’integrità dell’acrosoma e del flagello risultano fondamentali ai fini della buona riuscita della fecondazione.

– DNA Fragmentation Index (DFI): la determinazione dello stato di frammentazione del DNA spermatico e/o dello scorretto compattamento della sua cromatina consente di predire l’efficienza riproduttiva ottenibile in campo da un riproduttore.

I dati raccolti nel progetto LEO consentiranno di mettere a disposizione dell’intera filiera zootecnica nazionale e dei policy maker, un sistema organizzato di monitoraggio ed osservazione della “riproduzione e fertilità” in grado di gestire i flussi di dati. L’attività porterà inoltre alla messa a punto e alla validazione di modelli predittivi del livello di fertilità maschile essenziali in un’ottica di miglioramento zootecnico, rappresentando pertanto un significativo supporto all’industria del seme in Italia ed un indiretto, ma sostanziale, supporto alla selezione a livello nazionale con un occhio di riguardo verso la tutela e la salvaguardia della biodiversità, elemento distintivo della zootecnia italiana.

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