IZSUM “TOGO ROSATI”

Gli II.ZZ.SS. sono aziende sanitarie pubbliche che operano nell’ambito del servizio sanitario nazionale, garantendo prestazioni e collaborazione tecnico-scientifica in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria. La collaborazione con i servizi veterinari delle ASL e con la sanità regionale, di cui gli II.ZZ.SS. rappresentano il laboratorio ufficiale, è costante e fattiva sia in termini di controllo della salute animale che di tutela delle produzioni alimentari e della salute pubblica. Non da meno, gli Istituti svolgono anche attività di servizio per il settore zootecnico privato offrendo consulenza veterinaria e accertamenti analitici di settore.

Esempio unico nel mondo, essi costituiscono una rete estesa sull’intero territorio nazionale, formata da 10 Sedi centrali e da 90 Sezioni diagnostiche, presenti in quasi tutte le Province italiane. (Fig. 1)



L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” opera nell’ambito delle due regioni di competenza con 6 sedi, di cui 2 in Umbria (Perugia e Terni) e 4 nelle Marche (Pesaro, Ancona, Fermo e Tolentino). Costituisce il punto di riferimento e di supporto diagnostico-gestionale per strutture, pubbliche e private, che si occupano di allevamento e salute animale, di controllo e di autocontrollo delle produzioni, di tutela igienico-sanitaria e di sviluppo del sistema produttivo agro-alimentare. Rappresenta, di fatto, l’anello di congiunzione tra la sanità pubblica e la realtà zootecnica fornendo competenza diagnostica e laboratoristica.

Svolge inoltre attività di ricerca promuovendo sinergie tra le proprie attività scientifico-sperimentali e quelle delle Università e di altri enti di ricerca nazionali e internazionali, nonché progetti di partenariato pubblico-privato e di cooperazione internazionale.

Nel corso dei numerosi decenni di attività, il Ministero ha riconosciuto all’IZSUM specifica competenza in settori strategici per il controllo di alcune patologie animali e per la gestione di problematiche relative ad ecosistemi marini attribuendogli i seguenti Centri di Referenza:  

  • Centro di Referenza Nazionale per lo studio dei Retrovirus correlati alle patologie infettive dei ruminanti
  • Centro di Referenza Nazionale per lo studio delle Malattie da Pestivirus e da Asfivirus
  • Centro di Referenza Nazionale per la Rinotracheite Infettiva del bovino
  • Centro di Referenza Nazionale per il Controllo Chimico e Microbiologico dei Molluschi bivalvi vivi.

La produzione, la commercializzazione e la distribuzione di vaccini e presidi diagnostici per la lotta contro le malattie infettive animali, costituiscono un’altra importante linea di attività cui l’ente viene autorizzato a rispondere da parte del Ministero della Salute.


In tempi più recenti, l’IZSUM è sempre più coinvolto in settori di interesse emergente, quali la difesa dell’ambiente, la tutela faunistica, il benessere animale, il monitoraggio degli ecosistemi terrestri e marini, la valutazione sulla contaminazione ambientale. La politica del “One Health” cioè l’impegno a salvaguardare la salute delle persone attraverso la difesa degli ecosistemi in una logica di reciproca dipendenza, costituisce oggi l’obiettivo più urgente di chi lavora in ambiti sanitari dove è ormai evidente che salute umana, salute animale e salute ambientale sono strettamente interconnesse.

Per rispondere adeguatamente a queste sollecitazioni e raggiungere obiettivi più complessi e difficili ma ormai ineludibili, l’Istituto è chiamato pertanto a delineare strategie di intervento che coinvolgano, oltre la salute animale, altre discipline e nuove modalità operative.

In questa ottica è nata la collaborazione con il Progetto LEO quale occasione per fornire conoscenze e competenze di settore che, insieme ad altre, alimentino un sistema di informazioni che saranno rese disponibili come Open data. Partendo dalla realtà di campo in cui opera ogni disciplina si faranno confluire informazioni che, nel loro insieme, delineeranno un quadro complessivo assolutamente utile al fine di una visione ampia della zootecnia italiana.

Tramite i suoi laboratori diagnostici l’IZSUM partecipa al progetto individuando patologie da monitorare, protocolli di intervento validati e fornendo i dati analitici che ne derivano. All’interno del Progetto LEO il contributo dell’IZSUM si identifica nel dato sanitario arricchito delle informazioni derivanti dalle altre realtà coinvolte nel Progetto. I dati sanitari sono pertanto da considerare come “la parte di un tutto” integrandosi  con quelli di altri data base relativi al Benessere animale, alla Biosicurezza degli allevamenti, all’uso del farmaco, alle informazioni della Banca Dati Nazionale degli allevamenti zootecnici, ai dati di micro e macroclima, a quelli zootecnici e di miglioramento genetico. 

Le informazioni potranno riguardare tutte le specie di maggiore interesse zootecnico e forniranno un contributo finale integrato come strumento di conoscenza, valorizzazione e oculato utilizzo del patrimonio zootecnico nazionale.     

ATTIVITA’ NEL PROGETTO LEO

Il Progetto LEO vede proattivamente coinvolti nel consorzio l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e Molise “G. Caporale” (IZSAM) e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche “Togo Rosati” (IZSUM). Entrambi, in collaborazione, sono coinvolti in tre delle cinque azioni in cui si articola il piano pluriennale delle attività progettuali.

  • Azione 1 – “Individuazione dei dati e definizione dei protocolli per la loro raccolta e produzione sia a livello di singolo animale che di allevamento (iter procedurali e ambito territoriale)

Grazie alle specifiche competenze che i due Istituti esprimono nei settori della Sanità e del Benessere Animale, della Sanità Pubblica Veterinaria e della Tutela dell’Ambiente per la salvaguardia della salute degli animali e dell’uomo, IZSAM e IZSUM contribuiscono all’Azione 1, identificando gli aspetti gestionali e le patologie in grado di condizionare la salute animale, la salubrità e la qualità delle produzioni zootecniche, l’efficienza riproduttiva, la redditività degli allevamenti, l’equilibrio ecologico.

A tale scopo, esperti dei due Istituti identificano, per ciascuna specie animale, alcune tra le forme morbose più importanti per rilevanza sanitaria e per l’impatto economico che possono avere sul comparto produttivo di riferimento. Ogni patologia viene affrontata sviluppando protocolli di intervento che, dopo aver subito un processo di validazione, descrivono l’intero percorso analitico a scopo diagnostico, dal prelievo del campione agli accertamenti di laboratorio, fino alla registrazione dei risultati nelle proprie banche dati che alimentato il database di LEO.

  • Azione 4 – “Realizzazione di un sistema informatico Open Data che gestisce i dati di cui all’Azione 1, anche attraverso la cooperazione applicativa con le banche dati esistenti, comprensivo di progettazione logico-funzionale ed informatica nonché delle fasi di validazione e di test del sistema

Dal 2002, il Ministero della Salute ha istituito presso l’IZSAM il Centro Servizi Nazionale per l’identificazione e la registrazione dei bovini (CSN) che si avvale dell’esperienza del Centro di Referenza Nazionale per l’Epidemiologia Veterinaria, la Programmazione, l’Informazione e l’Analisi del Rischio (COVEPI). Con gli anni, il compito iniziale di sviluppo e gestione della sola banca dati nazionale dei bovini (BDN) si è allargato alle altre specie di interesse zootecnico. Le anagrafi costituiscono, ora, il pilastro sul quale il CSN ha implementato altri sistemi informativi, sempre per conto del Ministero della Salute, utilizzati dai servizi veterinari e dai molti attori operanti nella filiera agro-alimentare (allevatori, mattatoi, trasportatori di mangime e bestiame, veterinari libero professionisti).

All’interno del database di LEO, l’integrazione di questo patrimonio informativo con i dati messi a disposizione dagli altri partner rappresenta una soluzione originale, innovativa e di fondamentale importanza per la promozione e lo sviluppo di sinergie multidisciplinari e interdisciplinari necessarie ad affrontare sfide sanitarie complesse, a livello nazionale e internazionale, secondo l’approccio One Health.

Allo stesso scopo, presso l’IZSUM è stato creato un database di raccolta delle informazioni derivanti dai protocolli validati nell’ambito del Progetto. I dati acquisiti sono convogliati, attraverso cooperazione applicativa, all’interno del BioGateway dal quale, dopo un processo di validazione in grado di certificarne l’attendibilità, vengono trasferiti nel database Biodiversità. È il database “Biodiversità” a costituire il cardine informativo del Progetto, in grado di alimentare la piattaforma Open Data e di soddisfare le richieste informative dei beneficiari della sottomisura 10.2 per la tutela della biodiversità attraverso la conservazione e la caratterizzazione del patrimonio genetico animale.

  • Azione 5. “Trasferimento e divulgazione di informazioni concernenti le attività, i risultati e il loro potenziale utilizzo coerentemente con le finalità del presente avviso pubblico nonché fornitura dei dati eventualmente richiesti dai beneficiari della sottomisura 10.2

Da oltre 30 anni, lo sviluppo delle capacità che supportano la generazione e la gestione della conoscenza a vantaggio della scienza, delle attività poste in essere dalle autorità competenti e delle scelte manageriali degli operatori di settore è considerato dall’IZSAM un ambito strategico su cui investire costantemente a favore della salute unica e globale.

Oggi, il Reparto Formazione e Progettazione dell’IZSAM coordina l’applicazione delle strategie dell’ente nell’ambito della ricerca, della formazione e dei programmi di assistenza tecnica e cooperazione internazionale, supportando la piena realizzazione dei progetti che accedono a finanziamento. Ha sede nel CIFIV – Centro Internazionale per la Formazione e l’Informazione Veterinaria, struttura strategica per la creazione e il consolidamento di reti tra Autorità Competenti, Università, Centri di ricerca e altri portatori di interesse per lo sviluppo di sistemi di gestione della conoscenza, nell’ambito della sanità pubblica e della sicurezza alimentare.

Il reparto soddisfa la domanda di formazione interna, sostiene il Servizio Sanitario Nazionale con attività formative nelle aree di eccellenza riconosciute all’Istituto, favorisce il processo di capacity building nei Paesi membri di OIE e FAO e opera a supporto di progetti di sviluppo, ricerca e innovazione, in ambito nazionale e internazionale, attraverso l’approccio One Health.

Dal 2004 il sistema di formazione dell’Istituto è riconosciuto dal TÜV Italia come conforme ai requisiti della norma ISO 9001. A ottobre 2016 è stata ottenuta la certificazione ISO 9001:2015. Nel luglio 2020 il campo di applicazione è stato esteso, includendo anche i servizi dell’area progettazione.

L’IZSAM è:

  • Provider standard per l’Educazione Continua in Medicina che consente l’erogazione di eventi formativi, residenziali ed eLearning accreditati ECM (http://ape.agenas.it/)
  • Centro di Collaborazione OIE per la Formazione veterinaria e capacity building (OIE Collaborating Centre for Veterinary Training and Capacity Building)
  • Leader della formazione del Centro di Referenza Europeo per il Benessere dei ruminanti e degli equidi (EURCAW for Ruminants and Equines)

L’IZSUM ha conseguito la qualifica di Provider Definitivo Nazionale Standard ECM (ID 925) nell’ottobre 2014, da parte dell’Ente Accreditante Age.na.s. E’ riconosciuto pertanto quale “soggetto attivo e qualificato nel campo della formazione continua in sanità” a livello nazionale, abilitato a realizzare attività formative e/o di aggiornamento ECM certificate e di qualità;

L’Istituto, inoltre, è accreditato della Regione Marche secondo il dispositivo DAFORM pertanto è censito nell’elenco ufficiale degli Enti accreditati della Regione per tipologie formative di Formazione Superiore e Formazione Continua nell’ambito delle attività correlate al PSR Regione Marche.

Questo patrimonio di esperienza nel settore formativo da parte dei due Istituti viene condiviso con gli altri partner del progetto per realizzare compagne di disseminazione, informazione/formazione e comunicazione dei risultati del progetto LEO e delle possibili ricadute degli stessi nel mondo zootecnico. La strategia da adottare è diversificata in termini di background di conoscenze, competenze, accesso a canali di informazione, considerando la complessità, la molteplicità e la novità degli argomenti affrontati da LEO e l’eterogeneità dell’audience (allevatori, operatori economici del settore, comunità scientifica, decision-makers, industria di trasformazione, personale tecnico specializzato in zootecnia).

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