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29-31 Marzo 2019 – Bastia Umbra (Pg) – Agriumbria

Alla 51esima “Agriumbria” l’A.I.A. ed il Sistema allevatoriale protagonisti, tra tecnica e zootecnia di qualità

Chiusura, nel pomeriggio di domenica 31 marzo 2019, a Bastia Umbra (Perugia), nel consueto “bagno di folla” di un’edizione dell’importante rassegna agricola e zootecnica del Centro Italia che ha rilanciato i temi dell’innovazione, del benessere animale, della sostenibilità ambientale e della biodiversità dell’allevamento “Made in Italy”

Nel consueto “bagno di folla”, in attesa dei numeri ufficiali degli organizzatori di “Agriumbria “, ma con l’afflusso di visitatori presumibilmente vicino al record delle ottantamila presenze della scorsa edizione, quella del cinquantenario, si è chiusa a Bastia Umbra (Perugia) nel pomeriggio di domenica 31 marzo 2019 la “tre giorni” della manifestazione agricola e zootecnica più importante del Centro Italia.

Al solito qualificata la partecipazione dell’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A. e del Sistema allevatoriale nazionale, con in prima fila l’Ara Umbria e le Associazioni Nazionali delle razze che hanno contribuito alla piena riuscita delle manifestazioni zootecniche, sia quelle di Libro Genealogico – per la prima volta in terra umbra si è tenuta un’ottima “nazionale” dei bovini di razza Romagnola, oltre al “ritorno” in abbinata delle Mostre nazionali delle razze Charolaise e Limousine – , sia delle altre rassegne.

Ed in effetti gli occhi del pubblico, degli allevatori e dei tecnici, sono stati tutti per gli splendidi animali delle varie razze che hanno sfilato nei ring: primo fra tutti il campione dei maschi adulti della razza Romagnola, il toro “Dodo” (circa 1.350 chili di peso, di proprietà dell’azienda agricola Cenni di Riolo Terme, nel ravennate) vera e propria “star ” ad “Agriumbria “. Molto ammirati anche i Campioni dei Campioni delle razze Charolaise e Limousine, rispettivamente il toro “Il Est Beau ” (dell’azienda eredi di Lauteri Antonio di Fiumicino, Roma) e “Latino ” (dell’allevamento Lippi e Nocentini di Dicomano, in provincia di Firenze).

Di buon livello pure le due mostre di livello interregionale, quella della Chianina e quella della razza da latte Frisona Italiana, che hanno visto primeggiare allevatori umbri e laziali, e soddisfazione degli allevatori di casa, per la buona riuscita dell’Asta della razza Chianina.

Umbria, Toscana e Lazio sugli scudi, ma anche grandi risultati per gli allevatori giunti da molte altre regioni d’Italia, dalla Sicilia alla Sardegna, alle Marche ed all’Emilia Romagna.

L’Associazione Italiana Allevatori ha aperto la “tre giorni” in terra umbra con l’interessante Convegno tecnico sul tema “Benessere animale e sostenibilità ambientale dell’allevamento bovino da carne“, organizzato in collaborazione con l’Ara Umbria ed il patrocinio della Regione Umbria; nella prima giornata, A.I.A. assieme alle Associazioni Nazionali di razza coinvolte, da carne e da latte (Anabic, Anacli e Anafij) ha realizzato altresì la gara di giudizio riservata agli studenti degli istituti agrari. Per Chianina e Limousine primo classificato l’Istituto “Vegni” di Cortona (Arezzo), per la Frisona l’Itas “Sartor” Professionale di Castelfranco Veneto (Treviso).

Agriumbria”  ha visto nella giornata di apertura anche la conferenza stampa di presentazione della prossima “Agrilevante”, in programma il prossimo ottobre a Bari, che si è conclusa con la firma di un accordo di collaborazione in una partnership  innovativa tra A.I.A., FederUnacoma e Umbriafiere  che consentirà di presentare alla manifestazione internazionale, specializzata nella meccanizzazione agricola, per la prima volta pure una significativa rappresentanza della zootecnia italiana, in particolare di quella mediterranea.

Nella mattinata del sabato, per il terzo anno consecutivo A.I.A. ha poi riproposto un’iniziativa nata proprio ad “Agriumbria”, cioè il “Talk Show” sui temi della distintività dell’allevamento bovino italiano da carne, sul tema  “Consumare carni italiane consapevolmente: si può! ”.

Grande soddisfazione, al termine della manifestazione, da parte del presidente dell’Associazione Italiana Allevatori, Roberto Nocentini, che assieme al direttore generale Roberto Maddé, al vicepresidente Claudio Destro, ed ai presidenti delle Ara dell’Umbria, Fabrizio Soro, della Puglia, Pietro Laterza, dell’Emilia Romagna, Maurizio Garlappi e del Friuli Venezia Giulia, Renzo Livoni, ha presenziato alle varie iniziative realizzate ad “Agriumbria”: “Ancora un grande risultato – ha detto il Presidente A.I.A. – per gli allevatori italiani, che hanno dimostrato anche in terra umbra il loro alto livello di professionalità e la qualità indiscussa degli animali e delle produzioni che da essi derivano. La formazione continua, anche sul tema dell’innovazione in zootecnia, con lo stato d’avanzamento del progetto ‘LEO’ sulla creazione di nuovi strumenti digitali e la condivisione dell’enorme mole dei dati rilevati nelle aziende con i controlli del Sistema Allevatori, l’attenzione verso i giovani allevatori, al benessere animale, alla sostenibilità ambientale, al dialogo con i consumatori ed all’internazionalizzazione sono i nostri punti di forza, e lo saranno anche per il futuro”.

Lo stand istituzionale A.I.A.-Italialleva è stato infatti per tre giorni il crocevia per informare un pubblico sempre più ampio delle varie iniziative in corso: dal già citato progetto ‘LEO’, alle attività a favore della biodiversità, ad esempio “Dual Breeding” sulle razze a duplice attitudine di cui è capofila l’Anapri.

A completare il quadro zootecnico le manifestazioni organizzate dall’Ara Umbria (vetrina delle razze allevate sul territorio e incontri tecnici), dall’Asso.Na.Pa. (Mostra mercato dei riproduttori maschi di razza ovina Sarda), dall’Anci (Mostra mercato del coniglio riproduttore), e dalle associazioni della razza bovina Piemontese (presente una rappresentativa di capi, maschi e femmine), e della razza Bufala Mediterranea Italiana.