Home » Eventi » Biodiversità » 10-12 Maggio 2019 – Militello (Ct) – Fiera Mediterranea del Cavallo

10-12 Maggio 2019 – Militello (Ct) – Fiera Mediterranea del Cavallo

Alla “Fiera Mediterranea del Cavallo” la rinascita  della Tenuta Ambelia con la ricca biodiversità equina

Inaugurata nella mattinata di venerdì 10 maggio 2019, alla presenza del governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci e di numerose autorità civili e militari la “tre giorni” dedicata al settore equino, alla cultura equestre ed all’enogastronomia tipica siciliana. Il direttore generale A.I.A., Roberto Maddé: “Il Sistema Allevatori è presente anche nell’Isola, per dare risposte e servizi”

Con la suggestiva sfilata a cavallo ed il picchetto d’onore della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo Forestale della Regione Siciliana, e con gli inni nazionale d’Italia e quello della Sicilia si è aperta nella mattinata di venerdì 10 maggio 2019 la “Fiera Mediterranea del Cavallo ”, una “tre giorni” che si tiene per tutto il fine settimana presso la storica tenuta di Ambelia nel territorio comunale di Militello (Catania).

Presenti, alla cerimonia inaugurale, oltre al governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci, l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera, il presidente di Coldiretti Sicilia Francesco Ferreri, numerose autorità civili e militari ed il direttore generale dell’Associazione Italiana Allevatori, Roberto Maddé.

La manifestazione dedicata al settore equino, alla cultura equestre ed all’enogastronomia tipica siciliana è stata realizzata su iniziativa della Regione Sicilia, in collaborazione con l’Istituto Regionale per l’Incremento Ippico, con il patrocino di Mipaaft, Enit, Fise, Città Metropolitana di Catania, dei Comuni di Militello e Scordia e dell’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A..

Nel suo saluto ai presenti, il Governatore Musumeci ha sottolineato il valore di rinascita per l’azienda presso la storica Tenuta di Ambelia, sottratta all’abbandono ed oggi sede di una manifestazione di grande significato per l’intera Sicilia e per il comparto allevatoriale equino, che nella regione ha una tradizione forte ed antichissima. “E’ un momento di sicuro riscatto per la Sicilia e per i siciliani – ha detto tra l’altro -, sia dal punto di vista economico, per il valore dato alla riqualificazione di un’area di pregio che stava rischiando il degrado, sia dal punto di vista morale. La Sicilia, e tutti gli attori che collaborano in questa manifestazione, oggi tornano protagonisti”.

Il presidente di Coldiretti Sicilia, Ferreri, afferma: “Oltre al comparto equino, che è un vanto della nostra regione, sottolineo l’importanza di tutto il settore zootecnico dell’Isola, fondamentale volano per l’economia, l’occupazione, la produzione di tipicità agroalimentari di grande valore, l’enogastronomia ed il turismo. Senza contare il protagonismo dei giovani, che qui in Sicilia stanno dimostrando forte attaccamento al territorio, creatività, capacità di innovazione”.

Il direttore generale di A.I.A. Maddé, a margine della cerimonia inaugurale, da parte sua, ha ribadito l’importanza della ricca biodiversità equina nazionale, che soprattutto nel Mediterraneo ed in particolare in Sicilia trova espressioni di eccellenza. “La presenza del Sistema Allevatori in Sicilia oggi significa un punto di ripartenza.

A.I.A. vuole ribadire che gli allevatori siciliani avranno tutte le risposte di cui necessitano ed i servizi. Prova ne è la ripresa dell’attività di Controllo Funzionale, importante soprattutto per l’allevamento bovino da latte, e l’attività di formazione che si sta facendo verso i controllori e gli operatori”.

Alla manifestazione di Ambelia, l’Associazione Allevatori espone circa trenta animali, rappresentativi delle razze italiane che vanno dal Cavallo Agricolo Italiano da Tiro Pesante Rapido, all’Haflinger, al Maremmano, al Murgese, al Bardigiano, fino al Lipizzano e ad altri rappresentativi della nostra ricca biodiversità, come ad esempio il Sanfratellano ed il Persano, senza dimenticare le popolazioni asinine come il Martina Franca, il Ragusano e l’Asino di Pantelleria.