Descrizione del parametro: Per aborto nel bovino si intende l’interruzione della gravidanza tra il 42° e il 260° giorno di gestazione. Tra le cause di aborto bovino le componenti di natura infettiva svolgono ancora oggi un ruolo importante ma investigando tutti i casi di aborto che si verificano in allevamento bisogna considerare anche la presenza di patogeni emergenti, opportunisti ed occasionali quali agenti micotici (Aspergillus), altri agenti batterici (Trueperella pyogenes, Escherichia coli, Bacillus spp., Streptococcus spp., Mycoplasma spp.) e parassitari (Trichomonas foetus, Anaplasma marginale).
Possibili Applicazioni: L’individuazione degli agenti abortigeni è una metodica è importante per monitorare il benessere animale, per migliorare le performance di un allevamento, per valutare lo stato di salute dell’animale.
Metodo di analisi: L’isolamento dell’agente eziologico è da sempre considerato il gold standard per la diagnosi, tuttavia le metodiche molecolari rappresentano un valido supporto diagnostico per la loro rapidità e la possibilità di utilizzare campioni anche in uno stato di conservazione non ottimale, quali spesso sono i feti. Anche la diagnosi indiretta può aiutare nell’iter diagnostico, attraverso la ricerca degli anticorpi nelle madri non vaccinate, preferibilmente valutando la sieroconversione con un doppio prelievo.