1 Novembre 2021

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Le anagrafi zootecniche della BDN

IZSAM – IZSUM

Il Ministero della Salute, dal 1 gennaio 2000, detiene la Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN), ma in cosa consiste esattamente la BDN e quali sono i suoi obiettivi?

Cos’è la BDN?

Inizialmente istituita per la sola specie bovino/bufalina (eravamo in piena crisi “mucca pazza”), la banca dati copre, oggi, 11 anagrafi diverse:

  1. anagrafe bovina/bufalina
  2. anagrafe ovina e caprina
  3. anagrafe suina
  4. anagrafe avicola
  5. anagrafe equidi
  6. anagrafe apistica
  7. anagrafe degli impianti di acquacoltura
  8. registrazione circhi
  9. anagrafe dei lagomorfi (conigli)
  10. anagrafe dei camelidi ed altri ungulati
  11. anagrafe delle chiocciole

In senso stretto, la BDN è una anagrafe (un registro) nella quale vengono censiti gli allevamenti (con l’indicazione del proprietario degli animali e del responsabile dell’allevamento chiamato operatore o, in gergo tecnico, detentore, conduttore o allevatore), gli animali e i movimenti degli stessi (incluse nascita e decesso).

L’aggiornamento della BDN è un meccanismo complesso che necessita di uno sforzo continuo da parte di tutti gli attori coinvolti. A differenza dell’anagrafe umana, che nella maggior parte dei casi richiede al massimo una decina di interazioni, la BDN bovina interessa circa 130.000 allevamenti (e quindi operatori) che giornalmente devono:

  • applicare le marche auricolari sui nuovi nati e riportare in BDN i dati anagrafici del vitello (due milioni di vitelli nati all’anno);
  • registrare in BDN gli acquisti degli animali. Si tratta di oltre 3.800.000 registrazioni annuali;
  • notificare alla BDN la vendita dei capi o gli animali morti in allevamento;
  • comunicare alla BDN gli spostamenti verso i pascoli; queste movimentazioni coinvolgono circa 360.000 bovini/anno.

Al fine di chiudere il cerchio, i responsabili degli stabilimenti di macellazione devono indicare, capo per capo, gli animali abbattuti (tre milioni di capi/anno).

Tutto questo sforzo consente di avere all’interno della BDN la fotografia esatta dei quasi sei milioni di bovini attualmente presenti in ogni singolo allevamento italiano e di conoscere, in caso di emergenze sanitarie, quali allevamenti e quali animali sono entrati in contatto fra loro.

Quali sono obiettivi del sistema?

Se considerata a sé stante, l’anagrafe, non rappresenta un grande valore. La sua reale funzione è quella di fornire informazioni ad altri sistemi che non potrebbero operare senza questa solida e puntuale base conoscitiva. In 20 anni, intorno alla BDN sono nati numerosi applicativi che, insieme alle anagrafi, costituiscono il portale dei sistemi informativi veterinari: Vetinfo.

Questo portale si compone di una sezione pubblica, che fornisce servizi quali news, riferimenti alla normativa vigente, informazioni di interesse e collegamenti ad altri siti nazionali ed internazionali coerenti con l’area (si segnala l’interessante link alle statistiche zootecniche) e di una sezione riservata dedicata agli addetti ai lavori.

In questa seconda sezione, oltre agli allevatori, operano i veterinari ufficiali delle ASL, gli operatori delle associazioni di categoria, i veterinari privati, gli istituti zooprofilattici, le associazioni di razza, i responsabili dei mattatoi, i fornitori di marche auricolari, i trasportatori di animali, le farmacie, ognuno con un compito preciso e definito dalla norma. Ad esempio:

  • gli allevatori registrano gli eventi (nascite, movimenti e morti) relativi agli animali o i trattamenti effettuati sugli stessi in base alle indicazioni ricevute dal veterinario;
  • i veterinari ufficiali registrano i controlli sugli allevamenti e i prelievi eseguiti sui singoli capi;
  • gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali registrano i risultati degli esami dei prelievi effettuati dai veterinari pubblici;
  • i veterinari libero professionisti prescrivono le ricette ed i trattamenti utilizzando esclusivamente il portale veterinario;
  • le farmacie vendono i farmaci solo per le ricette registrate nel portale.

È agevole comprendere come la BDN e tutti i sistemi informativi presenti in Vetinfo rappresentino la base fondante del sistema di sorveglianza epidemiologica, in grado di garantire l’efficace gestione della sanità animale e della sicurezza alimentare e quindi, in ultima analisi, di tutte le attività di sanità pubblica.

Un aspetto importante che ha guidato lo sviluppo del portale veterinario è la ricerca di interconnessione fra i diversi sistemi al fine di evitare la duplicazione delle registrazioni. Oggi, a oltre 20 anni dal suo esordio, i principali applicativi del portale sono fra di loro interconnessi. Una ricetta non può essere redatta se l’allevatore non ha registrato gli animali in banca dati; una medicina non può essere venduta se il veterinario non ha inserito la ricetta, e così via…

Da “noioso impaccio burocratico”, il sistema si è gradualmente trasformato in strumento di gestione delle attività quotidiane nel quale ognuno condivide con gli altri i propri dati. Una tale impostazione, totalmente in linea con l’agenda digitale del nostro Paese, presenta vantaggi per tutti in quanto non è necessario reinserire le informazioni generate da altri, riduce le perdite di tempo, limita le possibilità di errore e moltiplica il valore delle informazioni presenti nel sistema.