Associazione Italiana Allevatori
Il sistema allevatori rappresenta un’occasione importante per avere a disposizione periodicamente dati aziendali. Questi consentono infatti all’imprenditore agricolo di misurare le proprie performance produttive, riproduttive e sanitarie, al consumatore di essere garantito attraverso un controllo periodico sui capi allevati da parte di personale qualificato. Non solo, in questo modo si può avere a disposizione una vasta gamma di elaborazioni per un monitoraggio costante su sostenibilità, salute e benessere animale in allevamento. Il sistema allevatori da oltre 75 anni si impegna al fianco dell’allevatore per migliorare la gestione aziendale e soddisfare le richieste della società italiana.
All’inizio, nel 1944, era necessario far rinascere la zootecnia nazionale devastata dal secondo conflitto mondiale. L’obiettivo era creare un sistema al servizio della selezione di riproduttori che garantissero un miglioramento della quantità prodotta da ciascun capo, aiutando così gli imprenditori agricoli a contenere i costi di produzione e soddisfare la richiesta di alimenti per una popolazione ed un’economia in ripresa. Con il passare del tempo, il sistema ha cambiato obiettivi di selezione, sempre per soddisfare le richieste di gestione degli allevamenti, piuttosto che di miglioramento della qualità del latte. La selezione del futuro sarà indirizzata alla ricerca di riproduttori che possano generare discendenti con una efficienza digestiva migliore, in modo da emettere in atmosfera una minore quantità di gas serra, o che siano più resistenti ad alcune malattie in modo da ricorrere sempre meno ai farmaci.
Siamo arrivati ora ad un punto in cui le richieste sono molto più complesse, globali, impegnative e vanno oltre la selezione: il sistema allevatori è chiamato a garantire e certificare che il processo produttivo dell’impresa zootecnica sia sostenibile ed etico, a interagire con le altre banche dati nazionali zootecniche per garantire la tracciabilità e la trasparenza verso la pubblica amministrazione e il consumatore, infine a promuovere un avanzamento culturale degli allevatori che accolga le esigenze della società come completamento della loro attività.
La sfida è far capire alla società che l’obiettivo del benessere e del rispetto del diritto degli animali ad esprimere al meglio il loro naturale comportamento è comune all’allevatore e al consumatore. Sono condizioni che portano infatti ad un miglioramento delle prestazioni produttive, riproduttive e sanitarie. Un concetto fondamentale da condividere è che il benessere animale, oltre ad essere un fattore etico, è anche un requisito della produzione. Un animale che soffre fisicamente o psicologicamente non sarà pienamente produttivo e soprattutto avrà una fertilità, una salute e una longevità non ottimali.
Il Progetto LEO rappresenta l’avanzamento della mission del sistema allevatori: un progetto che mette in condivisione i dati zootecnici residenti in banche dati appartenenti a enti diversi, li fa dialogare, le arricchisce di nuovi dati e ne ricava nuove informazioni per la ricerca scientifica, per la selezione, per le certificazioni di filiera e per gli allevatori.