4 Marzo 2021

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PROGETTO LEO: Arruolamento aziende e animali

A partire dalla data di avvio operativo di LEO, coincidente alla data di invio della proposta agli organismi di valutazione, è iniziata una diffusa e capillare campagna di informazione degli allevatori sui contenuti e finalità progettuali che sta ancora continuando. Tale informazione è stata opera del personale tecnico di campagna delle Sedi Territoriali Operative (ARA), adeguatamente formato allo scopo e dotato di opportuno materiale informativo.

I dati di seguito riportati, relativi alla prima annualità di attività, riguardano tutte le specie d’interesse zootecnico arruolate nel progetto. Si fa notare fin da subito il largo superamento della numerosità dei capi posta come obiettivo dell’avviso di gara fissata in 800,000 ruminanti, l’estensione nazionale delle attività, la copertura ampia in termini di specie e razze di interesse zootecnico e per la tutela delle biodiversità.

Nella figura 1 sono mappate le aziende aderenti al progetto in funzione della loro localizzazione geografica.


Figura 1. Distribuzione territoriale delle aziende censite all’interno 
Figura 2 Densità a livello nazionale delle aziende coinvolte nel progetto

Nel rispetto di quanto stabilito dall’avviso di gara, è evidente la completa copertura nazionale, inclusiva, sebbene con densità inferiore, di alcune aree in cui si sono verificate alcune criticità operative ora in via di risoluzione. In tutte le regioni italiane sono coinvolte aziende zootecniche operanti con diverso indirizzo produttivo (bovini latte e carne, bufalini, ovi-caprini), a riprova della omogeneità operativa fin a partire dalle fasi iniziali dell’azione e della efficace organizzazione delle attività a livello di territorio.

Indirettamente, la copertura omogenea del territorio è anche indicatore della efficace azione di informazione capillare svolta dal personale tecnico di campagna che è risultata in una massiva adesione degli allevatori alla iniziativa.

La Figura 2 rappresenta la densità geografica delle aziende coinvolte secondo un sistema di interpolazione Krigging. La percentuale di coinvolgimento è funzione diretta della densità di aziende per unità di superficie essendo, come già citato, il coinvolgimento delle aziende omogeneo su tutto il territorio.

Nella Figura 3, è mappata la densità di capi interessata alla raccolta di dati di campo e di prelievo di campioni biologici con la finalità di produzione di dati di laboratorio. Spina dorsale della prima annualità di progetto è costituita dai ruminanti che abbracciano le specie bovina, bufalina, ovina e caprina. La preponderante maggioranza di soggetti bovini a indirizzo lattifero è desumibile dalla densità maggiore evidenziata nelle zone tradizionalmente vocate alla zootecnia da latte. Parimenti nelle aree ad alta densità della regione Sardegna hanno peso preponderante gli allevamenti ovini da latte.

Il numero di animali interessati dalle attività, includendo tutte le specie, le razze e indirizzi produttivi supera i 3,1 milioni di capi ruminanti tra i quali sono comprese le fattrici e il giovane bestiame, abbondantemente al di sopra dell’obiettivo di 800.000 indicato per la prima annualità di progetto.

Figura 3 Densità a livello nazionale dei capi coinvolti nel progetto
Figura 4 Densità delle aziende ad indirizzo produttivo latte

Nella figura 4 è rappresentata, invece, la distribuzione delle aziende delle razze da latte. Benché, come atteso le regioni a più spiccata vocazione lattiera sono maggiormente rappresentate, la copertura nazionale è completa. Interessante come nella regione Sardegna sia evidente la zona nell’intorno di Arborea, caratterizzata da una elevata densità di allevamenti da latte.

Non completamente sovrapponibile ma coerente con la rappresentazione geografica delle aziende da latte (figura 5) è la distribuzione dei capi da latte con campioni biologici dai quali sono stati prodotti la maggioranza dei parametri di laboratorio del progetto. Utilizzando ancora una volta la Sardegna come esempio rappresentativo, la densità dei capi, specialmente nell’area meridionale compresa tra le province di Oristano e Cagliari è molto superiore a quella delle aziende. Ciò trova spiegazione nella generale ampia dimensione delle greggi di ovini presenti nelle aziende di quella zona.

Nella tabella 1 sono riportate le razze coinvolte nella raccolta dati della prima annualità, la relativa specie di appartenenza e il numero di capi al momento censiti nel database biodiversità del progetto LEO su cui è stata fatta almeno una rilevazione

nel periodo considerato. Come si evince dalla lettura delle tabelle, nel progetto sono rappresentate 167 razze cosmopolite, nazionali ed estere, ovviamente con rappresentanze numeriche molto disomogenee, non solo perché il progetto è solo alla prima annualità ma anche e soprattutto perché le dimensioni demografiche delle popolazioni sono estremamente differenti.

Volendo riassumere i dati raccolti per specie, contando anche le razze con dimensione molto esigua, sono 45 le razze caprine coinvolte, 54 quelle ovine, 67 quelle bovine e 1 quella bufalina.

Il numero dei capi non rappresenta la consistenza ma rappresenta il numero di soggetti sui quali sono state prese misurazioni, quindi inclusivo del giovane bestiame e degli animali entrati o usciti dall’allevamento a partire dal novembre 2017, data di inizio delle attività.

Bufala Mediterranea italiana 152.282
Bruna 131.493
Frisona Italiana 2.275.461
Valdostana Pezzata Rossa 32.029
Pezzata Rossa Italiana 123.363
Piemontese 2.477
Reggiana 4.468
Rendena 7.688
Grigio Alpina 23.600
Tarina 100
Rossa Danese 191
Pinzgauer 2.442
Jersey 13.553
Abondance 180
Valdostana Pezzata Nera 1.105
Charolaise 9.480
Marchigiana 24.683
Chianina 22.871
Limousine 46.721
Romagnola 8.175
Maremmana 3.780
Podolica 20.476
Angler 1.420
Castana 13.396
Pezzata Rossa Jugoslava 376
Blue Belga 94
Montbéliard 67
Garonnese 953
Aubrac 643
Aberdeen Angus 1.733
Blonde d’Aquitaine 923
Galloway 23
Highland 677
Parthenaise 24
Rossa Norvegese 26
Rossa Svedese 50
Wagyu 93
Altre Razze 97

Tabella 1. BUFALI – BOVINI – Razze e numero dei soggetti interessati dalle attività di raccolta dati Leo (nella tabella sono indicate solo le razze con un numero di capi al momento inclusi nel progetto superiore a 20)

Bianca Val Padana 1.463
Modicana 3.704
Oropa Pezzata Rossa 7.405
Calvana 423
Burlina 943
Garfagnina 145
Pontremolese 63
Sarda 11.971
Cabannina 449
Agerolese 98
Mucca Pisana 534
Varzese 612
Sardo Modicana 1.751
Pustertaler 7.980
Cinisara 2.904
Sardo Bruna 15.953
Siciliana 79

Tabella 1. BOVINI A LIMITATA DIFFUSIONE – Razze e numero dei soggetti interessati dalle attività di raccolta dati Leo (nella tabella sono indicate solo le razze con un numero di capi al momento inclusi nel progetto superiore a 20)

Maltese 1.258
Garganica 3.693
Girgentana 735
Bionda dell’Adamello 3.383
Saanen 21.881
Camosciata delle Alpi 18.865
Frisa o Frontalasca 1.470
Sarda 13.588
Derivata di Siria 470
Argentata dell’Etna 913
Jonica 182
Molisana 31
Vallese 267
Verzaschese 464
Orobica 1.944
Roccaverano 1.554
Alpina 109
Cilentana Fulva 292
Cilentana Grigia 67
Cilentana Nera 1.066
Ciociara Grigia 214
Grigia di Lucania 1.136
Garfagnana 203
Messinese 4.340
Sarda Primitiva 3.322
Rustica di Calabria 12.915
Sempione 18
Lariana o Di Livo 857
Valdostana 176
Nicastrese 5.973
Aspromontana 15.625
Pezzata Mochena 277
Bianca Monticellana 1.008
Capestrina 419
Murciana 2.522
Grigia di Lanzo 392
Malaguena 97
Altre Razze 35

Tabella 1. CAPRINI – Razze e numero dei soggetti interessati dalle attività di raccolta dati Leo (nella tabella sono indicate solo le razze con un numero di capi al momento inclusi nel progetto superiore a 20)

Moscia Leccese 1.372
Sarda 141.952
Massese 7.804
Barbaresca 253
Comisana 2.703
Altamurana 307
Appenninica 6.684
Gentile di Puglia 4.004
Laticauda 1.258
Sopravissana 5.494
Delle Langhe 2.653
Merinizzata 12.547
Bergamasca 5.847
Pinzirita 376
Brigasca 510
Cornella 124
Fabrianese 3.030
Biellese 944
Corniglio 634
Ile de France 76
Suffolk 948
Romanov 42
Berichonne Cherr 377
Bagnolese 4.741
Zelasca 374
Carsolina 244
Pecora Ciuta 123
Frabosana 3.005
Alpagota 1.539
Brogne 1.529
Pecora di Corteno 502
Saltasassi 27
Garfagnina Bianca 337
Lamon 269
Pomarancina 1.049
Nera di Arbus 374
Plezzana 297
Alpina Tirolese 115
Nero Bruna 163
Villnoesser Schaf 759
Texel 20
Brianzola 654
Noticiana 123
Pecora dell’Amiata 1.199
Lacaune 5.261
Sambucana 1.862
Savoiarda 213
Tacola 7.163
Pecora Val Senales 101
Trimeticcia di Segezia 27
Vicentina o Foza 83
Assaf 941
valle del Belice 214
Zerasca 1.821
Altre Razze 25

Tabella 1. OVINI – Razze e numero dei soggetti interessati dalle attività di raccolta dati Leo (nella tabella sono indicate solo le razze con un numero di capi al momento inclusi nel progetto superiore a 20)

Molte delle razze elencate nella tabella precedente rappresentano il patrimonio di biodiversità italiano per le diverse specie di interesse zootecnico. La figura 6 rappresenta la distribuzione delle sole aziende che allevano animali di razze bovine locali e la figura 6 rappresenta la densità di animali delle stesse razze autoctone al momento coinvolte nel progetto e presenti nel database LEO con parametri misurati.

Figura 6. Densità a livello nazionale delle aziende con razze Bovine Autoctone a Limitata Diffusione
Figura 7. Densità a livello nazionale dei capi delle razze Bovine Autoctone a Limitata Diffusione

In linea generale, utilizzando come totalità il bacino di aziende già conosciute al sistema allevatori e focalizzando l’attenzione sulle specie e razze a indirizzo lattifero, al momento della stesura della presente relazione le attività sono svolte nel 73.62{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} delle aziende bovine, nel 56.77{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} delle aziende bufaline mentre sono coinvolte rispettivamente il 47.76{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} delle aziende caprine e il 16.74{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} delle aziende ovine (Figura 8).

Figura 8. Percentuale di aziende coinvolte nelle attività LEO sul totale delle aziende che usufruiscono di servizi erogati dal Sistema Allevatori. Situazione a dicembre 2018.