A partire dalla data di avvio operativo di LEO, coincidente alla data di invio della proposta agli organismi di valutazione, è iniziata una diffusa e capillare campagna di informazione degli allevatori sui contenuti e finalità progettuali che sta ancora continuando. Tale informazione è stata opera del personale tecnico di campagna delle Sedi Territoriali Operative (ARA), adeguatamente formato allo scopo e dotato di opportuno materiale informativo.
I dati di seguito riportati, relativi alla prima annualità di attività, riguardano tutte le specie d’interesse zootecnico arruolate nel progetto. Si fa notare fin da subito il largo superamento della numerosità dei capi posta come obiettivo dell’avviso di gara fissata in 800,000 ruminanti, l’estensione nazionale delle attività, la copertura ampia in termini di specie e razze di interesse zootecnico e per la tutela delle biodiversità.
Nella figura 1 sono mappate le aziende aderenti al progetto in funzione della loro localizzazione geografica.
Nel rispetto di quanto stabilito dall’avviso di gara, è evidente la completa copertura nazionale, inclusiva, sebbene con densità inferiore, di alcune aree in cui si sono verificate alcune criticità operative ora in via di risoluzione. In tutte le regioni italiane sono coinvolte aziende zootecniche operanti con diverso indirizzo produttivo (bovini latte e carne, bufalini, ovi-caprini), a riprova della omogeneità operativa fin a partire dalle fasi iniziali dell’azione e della efficace organizzazione delle attività a livello di territorio.
Indirettamente, la copertura omogenea del territorio è anche indicatore della efficace azione di informazione capillare svolta dal personale tecnico di campagna che è risultata in una massiva adesione degli allevatori alla iniziativa.
La Figura 2 rappresenta la densità geografica delle aziende coinvolte secondo un sistema di interpolazione Krigging. La percentuale di coinvolgimento è funzione diretta della densità di aziende per unità di superficie essendo, come già citato, il coinvolgimento delle aziende omogeneo su tutto il territorio.
Nella Figura 3, è mappata la densità di capi interessata alla raccolta di dati di campo e di prelievo di campioni biologici con la finalità di produzione di dati di laboratorio. Spina dorsale della prima annualità di progetto è costituita dai ruminanti che abbracciano le specie bovina, bufalina, ovina e caprina. La preponderante maggioranza di soggetti bovini a indirizzo lattifero è desumibile dalla densità maggiore evidenziata nelle zone tradizionalmente vocate alla zootecnia da latte. Parimenti nelle aree ad alta densità della regione Sardegna hanno peso preponderante gli allevamenti ovini da latte.
Il numero di animali interessati dalle attività, includendo tutte le specie, le razze e indirizzi produttivi supera i 3,1 milioni di capi ruminanti tra i quali sono comprese le fattrici e il giovane bestiame, abbondantemente al di sopra dell’obiettivo di 800.000 indicato per la prima annualità di progetto.
Nella figura 4 è rappresentata, invece, la distribuzione delle aziende delle razze da latte. Benché, come atteso le regioni a più spiccata vocazione lattiera sono maggiormente rappresentate, la copertura nazionale è completa. Interessante come nella regione Sardegna sia evidente la zona nell’intorno di Arborea, caratterizzata da una elevata densità di allevamenti da latte.
Non completamente sovrapponibile ma coerente con la rappresentazione geografica delle aziende da latte (figura 5) è la distribuzione dei capi da latte con campioni biologici dai quali sono stati prodotti la maggioranza dei parametri di laboratorio del progetto. Utilizzando ancora una volta la Sardegna come esempio rappresentativo, la densità dei capi, specialmente nell’area meridionale compresa tra le province di Oristano e Cagliari è molto superiore a quella delle aziende. Ciò trova spiegazione nella generale ampia dimensione delle greggi di ovini presenti nelle aziende di quella zona.
Nella tabella 1 sono riportate le razze coinvolte nella raccolta dati della prima annualità, la relativa specie di appartenenza e il numero di capi al momento censiti nel database biodiversità del progetto LEO su cui è stata fatta almeno una rilevazione
nel periodo considerato. Come si evince dalla lettura delle tabelle, nel progetto sono rappresentate 167 razze cosmopolite, nazionali ed estere, ovviamente con rappresentanze numeriche molto disomogenee, non solo perché il progetto è solo alla prima annualità ma anche e soprattutto perché le dimensioni demografiche delle popolazioni sono estremamente differenti.
Volendo riassumere i dati raccolti per specie, contando anche le razze con dimensione molto esigua, sono 45 le razze caprine coinvolte, 54 quelle ovine, 67 quelle bovine e 1 quella bufalina.
Il numero dei capi non rappresenta la consistenza ma rappresenta il numero di soggetti sui quali sono state prese misurazioni, quindi inclusivo del giovane bestiame e degli animali entrati o usciti dall’allevamento a partire dal novembre 2017, data di inizio delle attività.
Bufala Mediterranea italiana | 152.282 |
Bruna | 131.493 |
Frisona Italiana | 2.275.461 |
Valdostana Pezzata Rossa | 32.029 |
Pezzata Rossa Italiana | 123.363 |
Piemontese | 2.477 |
Reggiana | 4.468 |
Rendena | 7.688 |
Grigio Alpina | 23.600 |
Tarina | 100 |
Rossa Danese | 191 |
Pinzgauer | 2.442 |
Jersey | 13.553 |
Abondance | 180 |
Valdostana Pezzata Nera | 1.105 |
Charolaise | 9.480 |
Marchigiana | 24.683 |
Chianina | 22.871 |
Limousine | 46.721 |
Romagnola | 8.175 |
Maremmana | 3.780 |
Podolica | 20.476 |
Angler | 1.420 |
Castana | 13.396 |
Pezzata Rossa Jugoslava | 376 |
Blue Belga | 94 |
Montbéliard | 67 |
Garonnese | 953 |
Aubrac | 643 |
Aberdeen Angus | 1.733 |
Blonde d’Aquitaine | 923 |
Galloway | 23 |
Highland | 677 |
Parthenaise | 24 |
Rossa Norvegese | 26 |
Rossa Svedese | 50 |
Wagyu | 93 |
Altre Razze | 97 |
Tabella 1. BUFALI – BOVINI – Razze e numero dei soggetti interessati dalle attività di raccolta dati Leo (nella tabella sono indicate solo le razze con un numero di capi al momento inclusi nel progetto superiore a 20)
Bianca Val Padana | 1.463 |
Modicana | 3.704 |
Oropa Pezzata Rossa | 7.405 |
Calvana | 423 |
Burlina | 943 |
Garfagnina | 145 |
Pontremolese | 63 |
Sarda | 11.971 |
Cabannina | 449 |
Agerolese | 98 |
Mucca Pisana | 534 |
Varzese | 612 |
Sardo Modicana | 1.751 |
Pustertaler | 7.980 |
Cinisara | 2.904 |
Sardo Bruna | 15.953 |
Siciliana | 79 |
Tabella 1. BOVINI A LIMITATA DIFFUSIONE – Razze e numero dei soggetti interessati dalle attività di raccolta dati Leo (nella tabella sono indicate solo le razze con un numero di capi al momento inclusi nel progetto superiore a 20)
Maltese | 1.258 |
Garganica | 3.693 |
Girgentana | 735 |
Bionda dell’Adamello | 3.383 |
Saanen | 21.881 |
Camosciata delle Alpi | 18.865 |
Frisa o Frontalasca | 1.470 |
Sarda | 13.588 |
Derivata di Siria | 470 |
Argentata dell’Etna | 913 |
Jonica | 182 |
Molisana | 31 |
Vallese | 267 |
Verzaschese | 464 |
Orobica | 1.944 |
Roccaverano | 1.554 |
Alpina | 109 |
Cilentana Fulva | 292 |
Cilentana Grigia | 67 |
Cilentana Nera | 1.066 |
Ciociara Grigia | 214 |
Grigia di Lucania | 1.136 |
Garfagnana | 203 |
Messinese | 4.340 |
Sarda Primitiva | 3.322 |
Rustica di Calabria | 12.915 |
Sempione | 18 |
Lariana o Di Livo | 857 |
Valdostana | 176 |
Nicastrese | 5.973 |
Aspromontana | 15.625 |
Pezzata Mochena | 277 |
Bianca Monticellana | 1.008 |
Capestrina | 419 |
Murciana | 2.522 |
Grigia di Lanzo | 392 |
Malaguena | 97 |
Altre Razze | 35 |
Tabella 1. CAPRINI – Razze e numero dei soggetti interessati dalle attività di raccolta dati Leo (nella tabella sono indicate solo le razze con un numero di capi al momento inclusi nel progetto superiore a 20)
Moscia Leccese | 1.372 |
Sarda | 141.952 |
Massese | 7.804 |
Barbaresca | 253 |
Comisana | 2.703 |
Altamurana | 307 |
Appenninica | 6.684 |
Gentile di Puglia | 4.004 |
Laticauda | 1.258 |
Sopravissana | 5.494 |
Delle Langhe | 2.653 |
Merinizzata | 12.547 |
Bergamasca | 5.847 |
Pinzirita | 376 |
Brigasca | 510 |
Cornella | 124 |
Fabrianese | 3.030 |
Biellese | 944 |
Corniglio | 634 |
Ile de France | 76 |
Suffolk | 948 |
Romanov | 42 |
Berichonne Cherr | 377 |
Bagnolese | 4.741 |
Zelasca | 374 |
Carsolina | 244 |
Pecora Ciuta | 123 |
Frabosana | 3.005 |
Alpagota | 1.539 |
Brogne | 1.529 |
Pecora di Corteno | 502 |
Saltasassi | 27 |
Garfagnina Bianca | 337 |
Lamon | 269 |
Pomarancina | 1.049 |
Nera di Arbus | 374 |
Plezzana | 297 |
Alpina Tirolese | 115 |
Nero Bruna | 163 |
Villnoesser Schaf | 759 |
Texel | 20 |
Brianzola | 654 |
Noticiana | 123 |
Pecora dell’Amiata | 1.199 |
Lacaune | 5.261 |
Sambucana | 1.862 |
Savoiarda | 213 |
Tacola | 7.163 |
Pecora Val Senales | 101 |
Trimeticcia di Segezia | 27 |
Vicentina o Foza | 83 |
Assaf | 941 |
valle del Belice | 214 |
Zerasca | 1.821 |
Altre Razze | 25 |
Tabella 1. OVINI – Razze e numero dei soggetti interessati dalle attività di raccolta dati Leo (nella tabella sono indicate solo le razze con un numero di capi al momento inclusi nel progetto superiore a 20)
Molte delle razze elencate nella tabella precedente rappresentano il patrimonio di biodiversità italiano per le diverse specie di interesse zootecnico. La figura 6 rappresenta la distribuzione delle sole aziende che allevano animali di razze bovine locali e la figura 6 rappresenta la densità di animali delle stesse razze autoctone al momento coinvolte nel progetto e presenti nel database LEO con parametri misurati.
In linea generale, utilizzando come totalità il bacino di aziende già conosciute al sistema allevatori e focalizzando l’attenzione sulle specie e razze a indirizzo lattifero, al momento della stesura della presente relazione le attività sono svolte nel 73.62{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} delle aziende bovine, nel 56.77{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} delle aziende bufaline mentre sono coinvolte rispettivamente il 47.76{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} delle aziende caprine e il 16.74{44dc8a200d1dc7570f9ce6c685d7965951520678676514b50a18bd068674cfc7} delle aziende ovine (Figura 8).