Associazione Italiana Allevatori
L’azienda agricola zootecnica è il posto in cui sono coltivati i terreni e allevati gli animali per ottenere i prodotti che vengono utilizzati nell’alimentazione umana. È diffusa l’idea che condurre un’azienda zootecnica non richieda delle competenze particolari, invece, al contrario, le professionalità necessarie sono molto specifiche e spesso la vera differenza è fatta dalla combinazione tra esperienza e conoscenza. L’allevatore si trova spesso ad accentrare su sé stesso molte di queste professionalità, comportando per lui un carico di lavoro considerevole. Le aziende agricole zootecniche sono dei sistemi complessi che necessitano di diverse competenze in grado di integrare i vari aspetti della produzione nel contesto aziendale. All’interno della stalla collaborano diversi lavoratori, ognuno di loro rappresenta un mestiere.
Allevatore – Imprenditore zootecnico
È il proprietario dell’impresa agricola, colui che investe denaro e lavoro per ottenere prodotti alimentari di origine animale da fornire come materia prima all’industria agro-alimentare. Molto spesso, l’allevatore svolge molte delle professionalità che servono per gestire un allevamento zootecnico.
Capo stalla
È il punto di riferimento della gestione aziendale, è una sorta di regista di tutte le attività che si svolgono nell’allevamento. È colui che dà i compiti agli operai e che ne verifica l’operatività, raccoglie le informazioni e i dati aziendali e, nel caso in cui fosse presente, li inserisce nel sistema informatico di gestione aziendale. Tiene sotto controllo i processi di produzione per stabilire le routine e gli interventi correttivi delle eventuali criticità.
Operaio agricolo
È l’esecutore dei lavori di accudimento degli animali e delle lavorazioni agricole.
Mungitore
È un operaio agricolo specializzato che esegue le operazioni di mungitura.
Amministrativo
È l’addetto alle registrazioni contabili, agli ordini e agli adempimenti burocratici.
Medico-Veterinario
È un consulente dell’azienda il cui compito è assicurare la salute, il benessere animale e, di conseguenza, le produzioni ottimali. La presenza routinaria del veterinario in azienda permette di visitare periodicamente tutti i capi e intervenire per tempo in caso di insorgenza di problemi sanitari.
Alimentarista
È un consulente aziendale, veterinario o zootecnico, che stabilisce la razione in base al calcolo dei fabbisogni energetici, proteici, di calcio e fosforo dell’animale a seconda della fase di crescita o alla fase produttiva, alla valutazione della capacità di ingestione degli animali e dell’apporto di nutrienti degli alimenti disponibili. La razione alimentare è una miscela di singoli alimenti scelti dal nutrizionista nella proporzione calcolata. Il calcolo della composizione della razione viene effettuato attraverso dei software specifici. In base ad una valutazione professionale dell’alimentarista, potrebbe aumentare alcuni nutrienti in un’ottica di nutrizione clinica.
Fecondatore
Può essere un veterinario, il capo stalla o altro personale specializzato. È colui che effettua la fecondazione sulle fattrici.
Maniscalco
Può essere un veterinario, il capo stalla o altro personale specializzato. È addetto alla cura dei piedi e degli unghioni degli animali, molto importante per la prevenzione delle malattie podali.
Agronomo
È un consulente aziendale specializzato nei piani colturali aziendali. Stabilisce il momento della semina e del raccolto, verifica anche il contenuto di nutrienti nel raccolto da fornire all’alimentarista per stabilire la razione. È in grado di progettare le strutture aziendali.
Zootecnico
È un consulente aziendale che segue gli aspetti legati ai livelli produttivi dell’azienda, cercando di individuare le cause di eventuali criticità attraverso, ove possibilmente, lo studio delle elaborazioni collettive dei dati produttivi, riproduttivi e sanitari aziendali.
Tosatore
È l’addetto alla tosatura e toelettatura degli animali.
Genetista
È un consulente dell’azienda che seleziona per l’allevatore le linee di sangue da utilizzare nella mandria o nel gregge con il fine di ottenere dei risultati produttivi, morfologici o funzionali migliorativi in base agli indirizzi di selezione che l’allevatore si è prefissato. In pratica suggerisce il seme dei riproduttori maschi da utilizzare (tori, arieti o becchi) che sono portatori di geni in grado di trasmettere il carattere o l’insieme di caratteri scelti e predispone il piano di accoppiamento, ossia suggerisce all’allevatore quali riproduttrici femmine deve utilizzare con ciascun riproduttore maschio per ottenere gli accoppiamenti migliori per gli obiettivi prefissati. Se l’allevatore, ad esempio, vuole avere in stalla nel prossimo futuro vacche che non si ammalino di mastite o siano più facilitate al parto o producano più proteina, il genetista deve scegliere dei tori che abbiano una valutazione genetica per quei caratteri e che siano miglioratori. La genetica rappresenta un investimento per l’allevatore, in quanto pianifica la mandria o il gregge che sarà in produzione almeno due o tre anni dopo. E lo è per lo Stato Italiano in quanto gli obiettivi di selezione rientrano nella strategia nazionale del comparto zootecnico.