25 Luglio 2023

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Rapporto albumine: globuline nel sangue come indicatore dello stato infiammatorio

a cura di: Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti – DIANA – Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza

Le proteine ematiche vengono classificate in albumine e globuline. Sono sintetizzate dal fegato e, in minore entità, dal sistema immunitario, e svolgono diverse funzioni nel metabolismo delle bovine da latte. Le albumine ne sono il costituente più abbondante e svolgono principalmente la funzioni di trasporto. Le globuline, invece, costituiscono un’ampia classe di proteine plasmatiche con varie funzioni, e possono essere divise in tre frazioni principali (α, β, and γ), che includono proteine della coagulazione, complemento, proteine di fase acuta, immunoglobuline e lipoproteine.

Stati infiammatori e condizioni patologiche possono portare a un cambiamento delle concentrazioni delle diverse frazioni proteiche. Le albumine sono considerate proteine negative di fase acuta, ossia stati infiammatori causano un calo della loro concentrazione a livello ematico in seguito a una ridotta sintesi da parte del fegato. Le globuline includono invece le principali proteine di fase acuta, ovvero aptoglobina, ceruloplasmina, e siero-amiloide A, le cui concentrazioni ematiche crescono in corrispondenza di stati infiammatori.

Di conseguenza, l’analisi e l’interpretazione del profilo delle proteine plasmatiche rappresenta uno strumento diagnostico largamente utilizzato in campo umano ed animale. Profili proteici anormali aiutano ad identificare processi patologici silenti negli animali, suggerendo la necessità di ulteriori approfondimenti.

Per valutare in modo sintetico il profilo proteico ematico viene utilizzato il rapporto tra albumine e globuline (A:G). Questo rapporto non solo è sintetico, ma anche semplice dal punto di vista analitico ed è largamente utilizzato nell’ambito della biochimica clinica. In campo umano è usato come indicatore prognostico o dell’esito di diverse patologie. Infatti, alti livelli di globuline e bassi valori del rapporto A:G sono associati a infezioni o patologie, suggerendo un ruolo rilevante nello stato immunitario e infiammatorio. Rispetto ai singoli valori di albumine e globuline, A:G è meno sensibile dei singoli parametri agli effetti di disidratazione e emoconcentrazione per le perdite di fluidi corporei.

I valori di riferimento per il rapporto A:G nelle vacche in lattazione in condizioni di salute ottimali sono di circa 0.9 ± 0.05. Valori inferiori rispetto a quelli proposti potrebbero indicare squilibri fisiologici, tra cui stati infiammatori gravi e sistemici, immunodeficienza, oppure anomalie a livello epatico o renale. Inoltre, un basso A:G è correlato con mastiti e elevato contenuto di cellule somatiche nel latte o anche a patologie uterine.

Diversi fattori stressogeni, come il consumo di alimenti contaminati da micotossine o le elevate temperature, possono causare una riduzione di A:G. Valori superiori sono più difficili da rilevare in condizioni normali e non dovrebbero destare preoccupazioni per la salute delle bovine. Infatti, le albumine aumentano considerevolmente solo in caso di disidratazione e/o emoconcentrazione e le globuline diminuiscono quasi esclusivamente nel feto e nei neonati.

Altri fattori che potrebbero influenzare le frazioni proteiche del sangue sono l’ordine di parto e la genetica. Alcuni autori hanno riportato una costate diminuzione nel valore di A:G all’aumentare dell’ordine di parto, ma altri non hanno evidenziato differenze significative da 2 a 6 anni di età. Inoltre, proteine totali, globuline e A:G hanno una moderata ereditabilità genetica, per cui le loro variazioni parrebbero molto correlate alle risposte adattive.

In un recente studio condotto dal Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, è stato valutato il potenziale utilizzo dell’A:G prima della messa in asciutta come indicatore prognostico sull’esito della lattazione successiva. Le bovine con alto A:G prima della messa in asciutta hanno avuto una maggiore produzione di latte, un migliore stato di salute della mammella, migliori performance riproduttive, e migliori condizioni metaboliche.

Il rapporto tra albumine e globuline potrebbe quindi fornire importanti informazioni sullo stato infiammatorio delle bovine da latte in diverse fasi della lattazione.