14 Luglio 2022

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Tempo di riposo: indicatore di benessere nella vacca da latte

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Il benessere animale è sempre più un aspetto centrale dell’allevamento di tutte le specie allevate, per ragioni etiche ma anche per le richieste dei consumatori, per garantire la salute degli animali e la qualità dei prodotti alimentari da essi ottenuti e migliorare l’efficienza delle produzioni.

Lo stato di benessere è associato alle risposte di vario tipo (comportamentali, immunitarie e fisiologiche) che l’organismo attua per adattarsi all’ambiente. Per valutarne il relativo grado di successo, sono stati proposti numerosi indicatori comportamentali, sempre più diffusi con l’avvento delle nuove tecnologie che consentono di eseguire valutazioni continue di alcune caratteristiche nelle usuali condizioni di allevamento (come telecamere o accelerometri).

È infatti largamente riconosciuto come gli animali modifichino il loro comportamento in risposta al loro stato sanitario, alla loro capacità di adattarsi e quindi con il loro stato di benessere. Alcuni cambiamenti comportamentali possono anche essere utilizzati per identificare i soggetti a rischio per diverse patologie. Sino a poco tempo fa, l’analisi dei dati raccolti con tali sistemi richiedeva molto tempo ed era limitata al momento della valutazione in campo. Con la diffusione su larga scala dei sistemi automatici di rilevamento del comportamento, è diventato possibile analizzare questi indicatori in modo rapido e su un lungo lasso di tempo, praticamente per tutta la permanenza degli animali in allevamento.

Attualmente, tramite diverse tipologie di sensori (collari, pedometri, marche auricolari), è possibile misurare in modo automatizzato e sistematico alcuni specifici comportamenti, come alcuni aspetti del comportamento alimentare e digestivo (tempo di ingestione e di ruminazione) e l’attività motoria: passi, tempo di riposo, tempo di permanenza nei vari ambienti. La misura del tempo di riposo è eseguita da uno strumento semplice (un accelerometro collocato al piede), e sebbene sia facilmente misurabile è ancora poco utilizzato. Tuttavia, è intuibile come questo parametro possa fornire diverse informazioni relative al grado di benessere, ad esempio sul comfort della zona di riposo o sulle condizioni di salute.

Nel corso della giornata, infatti, la bovina da latte svolge diverse attività (riposo, deambulazione, mungitura, alimentazione, ruminazione). L’effettivo tempo dedicato a ciascuna di esse può essere utilizzato come indice del suo grado di adattamento all’ambiente e del suo stato sanitario.

Mediamente, le bovine riposano 12 ore/giorno, mangiano per circa 4 ore e trascorrono 2/3 ore nelle operazioni di mungitura, con una grande variabilità individuale dovuta ad una moltitudine di fattori. Le restanti 5/6 ore sono dedicate al movimento e alle interazioni sociali. Eventuali deviazioni da questi valori possono infatti indicare criticità che riguardano le strutture, la gestione o lo stato di salute degli animali.

I sensori che rilevano il tempo totale dedicato giornalmente al riposo, possono fornire altre indicazioni importanti come il numero di sessioni di riposo giornaliere e la loro durata. Generalmente, il numero di sessioni giornaliere è compreso tra 9 e 11, con una durata che varia tra i 60 e i 100 minuti. Le bovine hanno una forte motivazione al riposo, come si può notare dal notevole tempo dedicato, soprattutto per sessioni di almeno 30 minuti. Infatti, il riposo è concepito come una priorità, anche rispetto all’alimentazione e alle interazioni sociali. Se fattori esterni impediscono un risposo adeguato, le bovine tendono a cercare di recuperalo sacrificando tutte le altre attività ritenute meno importanti. L’ambiente, le strutture d’allevamento e il management aziendale hanno un effetto rilevante sul tempo di riposo.

Tra i fattori non controllabili dall’allevatore, la stagione e l’andamento metereologico possono avere un impatto considerevole sul comportamento degli animali. Il caldo estivo ha un notevole effetto di riduzione sia della ruminazione che del tempo di riposo, indipendentemente dai sistemi di raffrescamento presenti in stalla.

Una misura all’apparenza semplice, come quella del tempo di riposo, può fornire quindi moltissime informazioni sulle condizioni degli animali, permettendo agli allevatori di monitorare costantemente la situazione e intervenire prontamente quando necessario.