28 Marzo 2024

Home » Notizie » Biodiversità » Biobanca Nazionale Zootecnia LEO: strumento per la conservazione della diversità genetica della zootecnia italiana

Biobanca Nazionale Zootecnia LEO: strumento per la conservazione della diversità genetica della zootecnia italiana

a cura di: ConSDABI – Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative

Ogni miglioramento genetico in zootecnia è stato raggiunto esclusivamente grazie alla disponibilità di materiale genetico. Questi campioni alimentano la ricerca, l’assistenza tecnica e rappresentano una riserva di conoscenza per la comprensione delle specie e delle razze.

In Italia, negli ultimi decenni, sono state predisposte diverse biobanche zootecniche da progetti di ricerca o da iniziative di centri di ricerca, università, associazioni di allevatori, ecc. Tuttavia, nessuna di esse ha un quadro completo della biodiversità italiana e non hanno una specifica organizzazione o catalogazione uniforme.

Per colmare questo gap, il progetto LEO (PSRN 16.2 Livestock Environment Open-data) ha ampliato il suo obiettivo includendo la creazione della più grande e completa Biobanca Nazionale Zootecnica (BNZ). L’obiettivo principale delle banche genetiche LEO è garantire la conservazione sicura e a lungo termine del materiale genetico e dei dati associati.

La Biobanca zootecnica è stata strutturata e creata secondo le raccomandazioni contenute nelle Linee Guide 33 della FAO: “Innovations in cryoconservation of animal genetic resources”.

La nuova infrastruttura, situata presso il centro ricerche sulla biodiversità ConsDABI, consente la conservazione del materiale biologico in area a temperatura e umidità controllate, in area fredda (-20 C°) e in area di crioconservazione (-196°C). Protocolli ben definiti regolano il flusso di lavoro della Biobanca per l’acquisizione, l’archiviazione e la catalogazione dei campioni e le norme legali per l’accesso e l’utilizzo dei dati e dei campioni.

Ad oggi la BNZ contiene oltre 630.000 campioni biologici 79 razze bovine, 2 razze bufaline, 84 razze ovine, 60 razze caprine, 69 razze equine e 11 asine e 25 razze suine. Nel dettaglio 315.535 bulbi piliferi, 51.985 tessuti da marche auricolari bioptiche, 119.978 tamponi nasali e salivari conservati a temperatura ambiente. I campioni congelati includono 68.132 DNA, 57.341 sangue e 16.067 tessuti di varia origine (muscoli, cartilagine, ecc.). Infine, vengono crioconservate 3.252 paillets di materiale seminale.

La campionatura presente nella biobanca zootecnica nazionale abbraccia un periodo di oltre quarant’anni. L’archivio aumenta al ritmo di trentamila nuovi campioni all’anno e già nel 2024 la BNZ ha movimentato una media di 232 campioni/mese.

La catalogazione segue standard specifici: i campioni sono organizzati in lotti per specie ed anno; vengono conservati in contenitori appositamente prodotti per accogliere correttamente il campione biologico nella sua forma e dimensione; vengono catalogati con un identificativo unico e registrati all’interno dei sistemi informatici della Biobanca, dove sono archiviate le informazioni anagrafiche e le analisi condotte su ciascun campione. Tutte le informazioni relative al campione sono presenti in etichetta e leggibili con un QR-code.

Le risorse genetiche della biobanca BNZ rientrano nella Priorità strategica 9 del Piano d’azione globale della FAO per le risorse genetiche animali “Establish or strengthen ex situ conservation programs”.

La Biobanca BNZ è stata inaugurata lo scorso 26 marzo, 2024.