Descrizione del parametro: i ciprinidi rappresentano la popolazione ittica maggiormente diffusa nei bacini lacustri naturali ed artificiali italiani. Negli ultimi decenni, la presenza di ospiti recettivi, l’introduzione incontrollata di specie ittiche da zone endemiche, le variazioni climatico-ambientali soprattutto in termini di temperatura, hanno comportato la diffusione di nuove patologie o l’aumento della comparsa di episodi di malattie già note. Le patologie che si manifestano possono essere di causa virale (Viremia Primaverile della carpa – SVCv, Herpesvirosi della carpa koi – KHV, Edema della carpa – CEV, Herpesvirosi dei ciprinidi tipo 2 – Cy HV-2), batteria (Aereomoniasi, vibriosi) e parassitarie (infestazioni cutanee e/o branchiali da protozoi e trematodi).
Possibili Applicazioni: la conferma diagnostica di laboratorio risulta fondamentale per definire il/i patogeno/i responsabile/ i dell’episodio morboso che colpisce i ciprinidi, al fine di ridurre il rischio di estinzione e monitorare il benessere animale.
Metodo di analisi:
Per la diagnosi delle malattie virali:
Per SVCv si prevedono le seguenti due fasi:
- Isolamento da pool di branchie ed organi su linee cellulari EPC e BF2 e identificazione mediante immunofluorescenza diretta.
- End-point PCR da pool di branchie ed organi con primers specifici.
Per KHV, CEV e CyHV-2: End-point PCR che trattandosi di virus a DNA, la metodica è stessa che si impiega per la Viremia primaverile (SVCv), senza la fase di estrazione RNA e retrotrascrizione.
Per la diagnosi delle malattie batteriche: 1) semina su piastra di gara sangue; 2) incubazione per 24 -48 ore in aerobiosi a 22 ±1 °C; 3) trapianto delle colonie cresciute su terreni differenziali e/ o selettivi; 4) identificazione biochimica; 5) test di sensibilità antibiotica per i batteri isolati.
Per la ricerca e identificazione di ectoparassiti: esami microscopici diretti a partire da raschiati cutanei e/o branchiali o da frammenti di lamelle branchiali.