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Faraona Domestica

Origini

La Faraona Domestica deriva dalla Numida Meleagris, specie originaria dell’Africa Occidentale (Numidia attuale Algeria).

Era allevata ed apprezzata per la sua ottima carne già dai Greci e poi dai Romani. Estintasi  è stata successivamente reintrodotta in tutta Europa dai primi navigatori  portoghesi intorno al XV secolo che la prelevarono dalle loro colonie nell’Africa Occidentale.

Gli stessi portoghesi, per la regolarità del piumaggio, chiamarono la Faraona Pintado cioè uccello dipinto.

In Italia è presente con numerose razze: Azzurra Ghigi, Bianca Albina, Bluetta, Camosciata, Fulvetta, Grigia Comune, Lilla o Grigio Perla.

Caratteristiche

La faraona è simile nella forma e nel portamento ad una grossa pernice. Animale molto timido e sospettoso viene tradizionalmente allevato in Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia

per la produzione di carne che ha caratteristiche organolettiche simili a quelle del fagiano; il suo peso, nella tipologia industriale, può raggiungere anche i due chili e mezzo nelle femmina e poco meno nel maschio.

Le faraone allevate intensivamente con particolari accorgimenti ambientali (riscaldamento) possono arrivare a produrre sino a 200 uova all’anno. Le uova,  piccole di peso medio 45 gr, presentano un guscio molto duro, color marrone chiaro, e si prestano sia per il consumo fresco che per la preparazione di paste alimentari.