Home » Razze » Asinine » Mulo

Mulo

Il mulo è un ibrido sterile a causa del suo corredo cromosomico dispari e deriva dall’incrocio tra l’asino e la cavalla.

La sterilità di questo animale è dovuta al fatto che avendo un corredo poliploide dispari, non riesce ad appaiare i suoi cromosomi nella maniera giusta e non riesce a formare gameti «normali». L’ibrido derivato dall’incrocio contrario si chiama bardotto.

Già nell’antichità il mulo era allevato in Illiria, fino a pochi decenni fa il mulo era assai diffuso sia nel Mediterraneo sia in Africa, Asia, Palestina e nelle Americhe.

Fino agli anni quaranta era fiorentissima la produzione mulina anche in Puglia: incrociando cavalle Murgesi con Asini di Martina Franca si ottenevano i famosi muli martinesi, ideali per l’Artiglieria e la Fanteria Alpina; con la Riforma del Corpo degli Alpini gli ultimi muli sono stati venduti all’asta nel 1993.

Le ragioni della sua diffusione erano la costituzione assai forte e robusta, rusticità, resistenza alle malattie, adattabilità ad ambienti sfavorevoli e sobrietà. Infatti il mulo trae vantaggio da una regola genetica chiamata «vigore dell’ibrido» o eterosi. Nasce dall’intervento dell’uomo, a cui in passato serviva la rusticità dell’asino e la forza del cavallo. In particolare il mulo, data la conformazione delle scapole, come quelle dell’asino, può trasportare grandi pesi; questa caratteristica ne ha permesso l’uso da soma, specialmente in montagna.