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Oca Veneta

Origini

L’oca Veneta o grigia era un tempo molto diffusa nelle aree meridionali del veneto caratterizzate da ambienti umidi e molto ricchi di paludi e corsi d’acqua.

La colorazione del suo piumaggio lascia intendere la diretta discendenza dalle oche selvatiche che un tempo sostavano in abbondanza lungo i litorali veneti nelle stagioni delle migrazioni.

La cattura di esemplari selvatici ed il loro successivo addomesticamento hanno dato origine a quest’oca di mole non esagerata dato che era solita nutrirsi con gli scarti delle povere famiglie agricole venete.

Caratteristiche

E’ caratterizzata da una linea slanciata confondibile con l’oca selvatica. Il becco, i tarsi e le zampe sono di colore arancione. La femmina diversifica dal maschio solo per la mole; il piumaggio è grigio più scuro nelle parti superiori e più chiaro sotto, non è presente dimorfismo sessuale.

I maschi adulti raggiungono il peso di 5,5-5,8 kg mentre le femmine pesano circa 4,5 – 4,8 kg. E’ considerata un’oca da carne data la sua scarsa predisposizione a deporre uova. E’ un’ottima pascolatrice e in grado di utilizzare anche le erbe che crescono sulle sponde e sui fondali di canali con limitata profondità  (non superiore a un metro).

Le uova, a guscio bianco, pesano circa 110-120 grammi, la produzione media è di circa 40-45 pezzi per capo all’anno.

L’oca veneta produce carne delicata e si consiglia la macellazione quando gli animali raggiungono il peso di 4,5 kg.