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Polverara

Origini

Fin dal 1400 si hanno testimonianze della presenza di questa preziosa razza avicola, raffigurata in quadri e opere conservati anche nei Musei vaticani. Tra le varie ipotesi sulle origini, quella più curiosa risale al XIV secolo, quando l’astronomo e filosofo Giovanni Dondi dall’Orologio avrebbe portato, di ritorno dalla Polonia, dei meravigliosi polli ciuffati. Dalla tenuta padovana dei Dondi i pennuti si ambientarono e si incrociarono con polli allevati nei villaggi vicini producendo nuovi incroci trai quali la gallina Polverara. Altra ipotesi, più plausibile, è quella secondo cui gli avicoli sarebbero giunti sotto forma di viatico vivente dei pellegrini dell’est europa che si fermavano nei monasteri della regione, come quello di Santa Maria della Riviera a Polverara.

La gallina, grazie alla sua bellezza e prelibatezza delle carni, divenne merce preziosa per i Veneziani, specialmente nel periodo della Serenissima.

Caratteristiche

E’ una gallina rustica, precoce e di facile acclimatamento. Produce eccellente carne morata, cioè scura.

Di questa razza, da sempre conosciuta come «Schiata» o «S-ciata» di Polverara, esistono due varietà, quella bianca con riflessi giallognoli e becco giallo roseo e quella nero lucente, entrambe senza cresta e senza barbuglio. Hanno tarsi verde salice nella bianca e tendenti al colore piombo nella nera.

L’ossatura è leggera ed il suo peso non supera i 3-4 kg, ma la carne, leggermente più scura delle altre, è delicata e saporita.

La gallina Polverara depone circa 150 uova all’anno.

L’allevamento è di carattere familiare con il pollame allevato all’aperto.