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Vallesana

Origini

La razza è di origine incerta, sembra, molto antica. Oggi è considerata autoctona dell’area transfrontaliera tra Alto Novarese e Cantone Svizzero del Vallese. La popolazione principale è comunque considerata svizzera, essendo il centro principale di allevamento la Valle di Visp, nei dintorni di Zermatt. La Vallesana allevata in Italia è considerata una derivata della svizzera «capra dal collo nero».

Caratteristiche

Il mantello è bicolore con il pelo lungo fino a 35-40 cm che ricopre completamente l’animale. Testa, collo, arti anteriori, garrese fino a metà dorso di colore nero, tutto il resto del corpo bianco.

La testa è proporzionata al corpo con corna lunghe e divaricate all’esterno.

La popolazione è di taglia media e molto rustica; viene allevata in larga misura al pascolo, con pratica di alpeggio estivo e forme di transumanza tra bassa e media montagna e l’alta montagna.

Viene anche chiamata  «capra dei ghiacciai» per le sue doti di adattamento alle alte quote ed ai forti sbalzi termici.

Attitudine e prodotti

La principale attitudine della popolazione italiana è la produzione di carne con la macellazione di capretti di 12-15 kg o, nell’Alto Novarese, anche caprettoni pesanti di 20-25 kg.

Il latte viene generalmente utilizzato per l’allevamento dei capretti e solo in allevamenti di maggior consistenza trasformato in formaggi caprini ad uso familiare o destinati alla vendita diretta.