a cura di: Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti – DIANA – Università Cattolica del Sacro Cuore – Piacenza
Negli ultimi anni il benessere animale ha assunto un’importanza sempre più rilevante nell’allevamento delle bovine da latte, sia per ragioni legate alle performance che per il crescente interesse della società. L’importanza crescente del benessere degli animali ha portato alla introduzione di normative finalizzate a garantire standard minimi di benessere da adottare negli allevamenti.
Questi standard non sempre sono sufficienti e col tempo si è evidenziata la necessità di creare metodologie utili a quantificare il livello di benessere animale. Queste valutazioni utilizzano indicatori semplici e rapidi da misurare, con il fine di effettuare un monitoraggio del benessere animale a livello aziendale in tutte le specie.
L’Istituto di Zootecnica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (ora confluito nel Dipartimento DIANA) ha sviluppato ad inizio 2000 il Sistema Diagnostico Integrato Benessere (SDIB), con la finalità di restituire una valutazione completa del benessere animale. Lo SDIB utilizza numerosi indicatori indiretti, relativi a edifici, strutture, attrezzature, alimentari e nutrizionali, e diretti, ovvero parametri patologici, fisiologici, comportamentali e produttivi. Lo SDIB, grazie alla sua articolazione, è in grado di evidenziare gli errori gestionali causa di scarso benessere.
In un recente studio è stata valutata l’associazione tra indicatori indipendenti di benessere animale (parametri ematochimici) e la valutazione del livello di benessere in allevamenti di bovine da latte ottenuta utilizzando il modello SDIB. La valutazione ematochimica è stata eseguita in quattro fasi rilevanti del ciclo produttivo, ovvero l’asciutta, il postparto, le bovine al picco di produzione (fresche) e quelle in fase avanzata (avanti). Le indagini sono state svolte su 24 allevamenti della Pianura Padana. La valutazione del benessere di allevamento è stata effettuata tramite modello SDIB tramite visita aziendale.
Il giorno della valutazione, sono stati eseguiti prelievi ematici su un numero rappresentativo di bovine per ogni fase fisiologica considerata (almeno 3 bovine/fase/allevamento). È stato poi calcolato un Liver Functionality Index (LFI) istantaneo a livello di allevamento, utilizzando i valori medi ottenuti dalle bovine campionate nelle due categorie di interesse per il calcolo del LFI, ovvero postparto e fresche. Il LFI istantaneo è risultato essere positivamente correlato con il punteggio SDIB.
Si è osservata un’elevata corrispondenza tra alcuni marcatori ematici ed il livello di benessere. Le aziende con alti livelli di benessere avevano livelli minori di fosfatasi alcalina e ROM rispetto agli altri gruppi; le aziende intermedie presentavano livelli ematico di albumina, proteine totali, urea, calcio e GOT maggiori rispetto agli altri gruppi; le aziende con livelli inferiori mostravano livelli di colesterolo e magnesio minori rispetto agli altri gruppi.
Nella popolazione di aziende studiate sono emerse alcune differenze ematiche rilevanti in tutte e quattro le fasi fisiologiche in relazione al punteggio SDIB. Le analisi ematiche, soprattutto nel postparto, suggeriscono che nelle aziende con alto benessere gli animali siano complessivamente in una migliore condizione metabolica, con stati infiammatori più lievi e migliore funzionalità epatica. Nelle aziende con punteggi inferiori, invece, si è osservato uno stato di stress ossidativo più accentuato.
In conclusione, i risultati dello studio supportano la possibilità di utilizzare alcuni parametri ematici in alcune fasi critiche del ciclo fisiologico della bovina da latte per valutare la situazione di un allevamento. I dati di questa ricerca, inoltre, rappresentano una prima importante validazione della valutazione del benessere della bovina da latte eseguita con il modello SDIB.