23 Maggio 2024

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Indici bioclimatici per la valutazione dello stress da caldo nei monogastrici – parte III: Conigli

a cura di: Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) – Università della Tuscia

Questo articolo è il terzo di quattro nei quali si affronta l’argomento dello stress da caldo e i bioindicatori climatici più utilizzati per le specie monogastriche di interesse zootecnico ovvero: suini, avicoli, conigli e cavalli.

Rispetto agli innumerevoli studi compiuti sull’effetto dello stress da caldo nei ruminanti, meno è noto riguardo i monogastrici. Probabilmente è dovuto al fatto che i ruminanti sono allevati all’aperto o in strutture aperte su tutti i lati, mentre i monogastrici, alle latitudini medie, sono allevati in strutture completamente chiuse e dove le condizioni climatiche sono, almeno in teoria, più facilmente controllabili. Inoltre, in Europa, queste strutture chiuse, sono dotate di sistemi di controllo del microclima interno. Le condizioni microclimatiche interne al fabbricato dipendono dalla specie animale allevata (che produce calore e CO2), dalle caratteristiche termiche del fabbricato, dai sistemi di ventilazione e dalla loro gestione.

Conigli

Anche la trattazione dello stress da caldo del coniglio merita attenzione dal momento che l’Europa è il secondo produttore al mondo di carne di coniglio. I maggiori produttori sono rispettivamente Spagna, Italia e Francia che coprono il 60% del fabbisogno europeo. Il coniglio è un animale omeotermo con una zona di termoneutralità compresa tra i 18 e i 21 °C. Data la mancanza di ghiandole sudoripare e quindi la difficoltà a regolare la sua temperatura corporea, è molto sensibile alle alte temperature ambientali. Temperature superiori a 27-28 °C cominciano a causare stress. Il coniglio disperde calore incrementando la frequenza respiratoria, dai lobi delle orecchie, tramite un meccanismo di vasodilatazione o sdraiandosi. Sopra i 35 °C i conigli non riescono più a regolare la propria temperatura corporea e rimangono sdraiati. Anche per il coniglio, un valido indicatore di stress da caldo è rappresentato dal THI.: Per il calcolo del THI del coniglio, sono state messe a punto diverse formule nel corso degli anni, ad esempio:

HI=db °C-[(0,31-0,31RH) (db °C-14,4)] (Marai et al., 2001)

db °C = dry bulb temperature o temperatura secca dell’aria in gradi centigradi

RH = relative humidity o umidità relativa percentuale/100

Applicando la formula si ottengono le seguenti classi di stress:

  • < 27,8, assenza di stress da caldo;
  • 27,8-28,9, stress moderato;
  • 28,9-30,0 stress intenso;
  • oltre 30 stress veramente intenso

Altri autori, avvalendosi della formula di calcolo proposta da Thom (1959), hanno riportato valori ideali di THI compresi tra 59 e 61.  La formula esprime la temperatura in gradi Fahrenheit (°F).

Bibliografia:

  1. Ferraz, P. F. P., G. A. S. Ferraz, M. Barbari, M. A. J. G. Silva, F. A. Damasceno, D. Cecchin, and J. O. Castro. 2019. “Behavioural and Physiological Responses of Rabbits.” Agronomy Research 17(3):704–10. doi: 10.15159/AR.19.113.
  2. Ismea, “Tendenze e dinamiche del settore-conigli” (2021). N°1/2021, pp. 8.
  3. Jimoh, A. O., and Ewuola E O. 2016. “Thermoregulatory Response of Exotic Rabbit Breeds During Peak Temperature-Humidity Index of Ibadan.” Anim. Prod. Invest 19(1):41–47.
  4. Lebas, F., P. Coudert, H. de Rochambeau, and R. G. Thebault. 1997. Rabbit Husbandry, Health and Production. Vol. 179.
  5. Marai, I. F. M., M. S. Ayyat, and U. M. Abd El-Monem. 2001. “Growth Performance and Reproductive Traits at First Parity of New Zealand White Female Rabbits as Affected by Heat Stress and Its Alleviation under Egyptian Conditions.” Tropical Animal Health and Production 33(6):451–62. doi: 10.1023/A:1012772311177.
  6. Oladimeji, Abioja Monsuru, Temitope Gloria Johnson, Khaled Metwally, Mohamed Farghly, and Khalid Mohamed Mahrose. 2022. “Environmental Heat Stress in Rabbits: Implications and Ameliorations.” International Journal of Biometeorology 66(1):1–11. doi: 10.1007/s00484-021-02191-0.
  7. Thom, E. C. 1959. “The Discomfort Index.” Weatherwise 12(2):57–61. doi: 10.1080/00431672.1959.9926960.